• BENVENUTI AI NUOVI ISCRITTI.
    Se hai sentito parlare del CBD ma non hai ancora esplorato le sue potenzialità, o se sei già un utilizzatore e vuoi saperne di più, sei nel posto giusto.

    Che tu stia cercando di alleviare lo stress, migliorare il sonno o semplicemente scoprire nuovi modi per prenderti cura di te stesso in modo naturale, il CBD potrebbe essere la risposta che stai cercando!

    L' utilizzo della Cannabis da parte dell’uomo, che risale a millenni fa.

    Cos’è il CBD?
    Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei numerosi composti chimici che vengono naturalmente prodotti dalla pianta di canapa (Cannabis Sativa L.). A differenza del THC, che è il composto psicoattivo della cannabis, il CBD è privo di effetti psicoattivi, il che significa che non altera la percezione della realtà o lo stato di coscienza della persona che lo assume.

    Il CBD ha guadagnato grande popolarità nel mondo del benessere e della salute naturale grazie alle sue numerose proprietà benefiche. La ricerca scientifica ha riconosciuto da tempo le potenzialità terapeutiche del CBD per una vasta gamma di patologie, dalle più lievi fino al trattamento di malattie degenerative e dolore cronico.

    Breve storia del CBD
    Nonostante l’impiego secolare della Cannabis per le sue proprietà sia terapeutiche che psicoattive, la conoscenza della sua chimica è rimasta stranamente limitata fino a tempi molto recenti. A differenza di sostanze come la morfina e la cocaina, già isolate nel 1800, le nozioni scientifiche moderne sulla Cannabis invece , hanno cominciato a svilupparsi soltanto nel xx secolo e l’interesse diffuso verso l’utilizzo del CBD si è diffuso solo nell’ultimo decennio.

    Il CBD è stato isolato come composto distinto nel 1940 da Roger Adams, negli Stati Uniti. Oltre al CBD, Adams riuscì a isolare anche un altro cannabinoide chiamato CBN (cannabinolo) e a ipotizzare l’esistenza del composto psicoattivo THC (tetraidrocannabinolo).

    Purtroppo gli studi sulla Cannabis furono quasi totalmente trascurati a causa dei vincoli imposti dalle autorità governative. L’applicazione del Marihuana Tax Act negli USA imponeva pesanti restrizioni su tutti gli utilizzi della Cannabis e di fatto ha ostacolato la ricerca sul CBD per molte decadi e contribuito a diffondere fraintendimenti che equiparano il CBD agli effetti psicoattivi del THC.

    Nel 1963 il biologo e chimico israeliano Raphael Mechoulam isolò nuovamente il CBD e ne chiarì la struttura. Un anno dopo riuscì a identificare e purificare il THC.

    Mechoulam riuscì faticosamente a portare avanti le sue ricerche pionieristiche, sintetizzando molti altri composti della Cannabis e avviando indagini biologiche e cliniche. Purtroppo l’interesse delle istituzioni era minimo e, in assenza di sovvenzioni, per decenni non è stato svolto alcun lavoro clinico, anche quando gli studi cominciarono a dimostrare che il CBD poteva essere un potente farmaco antiepilettico.

    La grande svolta è avvenuta negli anni ’80 quando Mechoulam e suo il team fecero una scoperta rivoluzionaria: il corpo umano produce sostanze simili ai cannabinoidi, chiamate endocannabinoidi!

    cannabis scienza

    Nel 1988 scoprirono il recettore CB1 e nel 1993 il recettore CB2.

    In seguito alla scoperta del sistema endocannabinoide, i ricercatori di molti paesi nel mondo hanno cominciato a produrre un considerevole lavoro per approfondire l’interazione tra la molecola del CBD e i recettori cannabinoidi dell’organismo umano.

    Nel 1985, il Regno Unito ha approvato il primo farmaco a base di CBD, chiamato Sativex, prescritto per trattare la spasticità causata dalla sclerosi multipla.

    Nel 1992, Raphael Mechoulam e i suoi collaboratori identificarono l’arachidoniletanolamide, che fu chiamata anandamide, dal termine ananda che significa “stato di grazia” o anche “beatitudine eterna”, e definirono tale molecola come il primo composto endogeno che interagisce con il recettore CB1.

    Nel 1995, fu identificato il secondo endocannabinoide, il 2-arachidonilglicerolo, che è ancora più abbondante dell’anandamide nel cervello.

    Gli studi approfonditi degli ultimi decenni sono stati un passo significativo per legittimare l’uso del CBD nella medicina occidentale, aprendo la strada alla diffusione di terapie a base di cannabinoidi.
    L' OLIO DI CBD PURO E CERTIFICATO è una straordinaria soluzione naturale per il benessere senza effetti collaterali.
    Per avere ulteriori informazioni su quale olio decide di utilizzare e in quali dosaggi per la tua patologia e per il tuo benessere contattami in WhatsApp al 338 2922472.
    BENVENUTI AI NUOVI ISCRITTI. Se hai sentito parlare del CBD ma non hai ancora esplorato le sue potenzialità, o se sei già un utilizzatore e vuoi saperne di più, sei nel posto giusto. Che tu stia cercando di alleviare lo stress, migliorare il sonno o semplicemente scoprire nuovi modi per prenderti cura di te stesso in modo naturale, il CBD potrebbe essere la risposta che stai cercando! L' utilizzo della Cannabis da parte dell’uomo, che risale a millenni fa. Cos’è il CBD? Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei numerosi composti chimici che vengono naturalmente prodotti dalla pianta di canapa (Cannabis Sativa L.). A differenza del THC, che è il composto psicoattivo della cannabis, il CBD è privo di effetti psicoattivi, il che significa che non altera la percezione della realtà o lo stato di coscienza della persona che lo assume. Il CBD ha guadagnato grande popolarità nel mondo del benessere e della salute naturale grazie alle sue numerose proprietà benefiche. La ricerca scientifica ha riconosciuto da tempo le potenzialità terapeutiche del CBD per una vasta gamma di patologie, dalle più lievi fino al trattamento di malattie degenerative e dolore cronico. Breve storia del CBD Nonostante l’impiego secolare della Cannabis per le sue proprietà sia terapeutiche che psicoattive, la conoscenza della sua chimica è rimasta stranamente limitata fino a tempi molto recenti. A differenza di sostanze come la morfina e la cocaina, già isolate nel 1800, le nozioni scientifiche moderne sulla Cannabis invece , hanno cominciato a svilupparsi soltanto nel xx secolo e l’interesse diffuso verso l’utilizzo del CBD si è diffuso solo nell’ultimo decennio. Il CBD è stato isolato come composto distinto nel 1940 da Roger Adams, negli Stati Uniti. Oltre al CBD, Adams riuscì a isolare anche un altro cannabinoide chiamato CBN (cannabinolo) e a ipotizzare l’esistenza del composto psicoattivo THC (tetraidrocannabinolo). Purtroppo gli studi sulla Cannabis furono quasi totalmente trascurati a causa dei vincoli imposti dalle autorità governative. L’applicazione del Marihuana Tax Act negli USA imponeva pesanti restrizioni su tutti gli utilizzi della Cannabis e di fatto ha ostacolato la ricerca sul CBD per molte decadi e contribuito a diffondere fraintendimenti che equiparano il CBD agli effetti psicoattivi del THC. Nel 1963 il biologo e chimico israeliano Raphael Mechoulam isolò nuovamente il CBD e ne chiarì la struttura. Un anno dopo riuscì a identificare e purificare il THC. Mechoulam riuscì faticosamente a portare avanti le sue ricerche pionieristiche, sintetizzando molti altri composti della Cannabis e avviando indagini biologiche e cliniche. Purtroppo l’interesse delle istituzioni era minimo e, in assenza di sovvenzioni, per decenni non è stato svolto alcun lavoro clinico, anche quando gli studi cominciarono a dimostrare che il CBD poteva essere un potente farmaco antiepilettico. La grande svolta è avvenuta negli anni ’80 quando Mechoulam e suo il team fecero una scoperta rivoluzionaria: il corpo umano produce sostanze simili ai cannabinoidi, chiamate endocannabinoidi! cannabis scienza Nel 1988 scoprirono il recettore CB1 e nel 1993 il recettore CB2. In seguito alla scoperta del sistema endocannabinoide, i ricercatori di molti paesi nel mondo hanno cominciato a produrre un considerevole lavoro per approfondire l’interazione tra la molecola del CBD e i recettori cannabinoidi dell’organismo umano. Nel 1985, il Regno Unito ha approvato il primo farmaco a base di CBD, chiamato Sativex, prescritto per trattare la spasticità causata dalla sclerosi multipla. Nel 1992, Raphael Mechoulam e i suoi collaboratori identificarono l’arachidoniletanolamide, che fu chiamata anandamide, dal termine ananda che significa “stato di grazia” o anche “beatitudine eterna”, e definirono tale molecola come il primo composto endogeno che interagisce con il recettore CB1. Nel 1995, fu identificato il secondo endocannabinoide, il 2-arachidonilglicerolo, che è ancora più abbondante dell’anandamide nel cervello. Gli studi approfonditi degli ultimi decenni sono stati un passo significativo per legittimare l’uso del CBD nella medicina occidentale, aprendo la strada alla diffusione di terapie a base di cannabinoidi. L' OLIO DI CBD PURO E CERTIFICATO è una straordinaria soluzione naturale per il benessere senza effetti collaterali. Per avere ulteriori informazioni su quale olio decide di utilizzare e in quali dosaggi per la tua patologia e per il tuo benessere contattami in WhatsApp al 338 2922472.
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  • Massimo Nabissi e i cannabinoidi in oncologia
    Il professor Massimo Nabissi, biologo e ricercatore presso l’Università di Camerino, è una figura di rilievo nel campo della ricerca pre-clinica e ha concentrato i suoi studi su oncologia, immunologia e infiammazione.
    Si dedica con particolare interesse ai fitocannabinoidi, i composti bioattivi estratti dalla Cannabis. Le sue ricerche, che includono CBD e il THC, si sono rivelate fondamentali per esplorare nuove frontiere terapeutiche, in particolare per quanto riguarda il trattamento dei tumori.

    Le prime ricerche
    Dopo aver lavorato per diversi anni nell’ambito della oncologia sperimentale, il professor Nabissi si è interessato allo studio della Cannabis grazie alla lettura di evidenze sperimentali in lavori scientifici e allo studio su un recettore la cui attività veniva regolata dal cannabidiolo.

    Nel 2010, Nabissi ha avviato le prime sperimentazioni con CBD e THC in cellule tumorali di glioblastoma e mieloma multiplo, che hanno evidenziato un ruolo anti-tumorale sia per il THC che per CBD. Inoltre, la combinazione con i chemioterapici utilizzati nella terapia standard per questi tumori, ha evidenziato come l’aggiunta di THC e CBD fosse in grado di aumentare l’effetto citotossico degli stessi chemioterapici e come l’aggiunta dei cannabinoidi potesse permettere di ottenere un effetto antitumorale maggiore, permettendo di ridurre le dosi dei chemioterapici. Questi dati hanno suggerito un effetto sinergico dei cannabinoidi con alcuni tipi di chemioterapici (ossia, l’effetto delle combinazioni è maggiore della somma delle singole molecole).

    Il potere dei cannabinoidi

    Massimo Nabissi ha proseguito la sua attività di ricerca studiando le interazioni di CBD e THC con altri cannabinoidi in diversi modelli sperimentali di tumore (glioblastoma, mieloma multiplo, pancreas, endometrio) e valutando i potenziali effetti sinergici dei cannabinoidi con altri fitoterapici o altre terapie palliative. Il suo lavoro è stato pubblicato nel 2015 sull’International Journal of Cancer, una prestigiosa rivista scientifica internazionale in ambito oncologico.

    I dati significativi ottenuti grazie al suo lavoro di ricerca pre-clinica hanno contribuito all’avvio della prima sperimentazione clinica in pazienti affetti da mieloma multiplo.

    Meccanismi d’azione
    Uno degli aspetti più interessanti delle ricerche di Nabissi riguarda i meccanismi molecolari con cui i fitocannabinoidi agiscono. Il CBD e il THC, sebbene condividano alcune caratteristiche, interagiscono con i recettori cellulari in modo diverso. Non si limitano infatti a legarsi ai classici recettori CB1 e CB2, ma coinvolgono una vasta gamma di recettori, come quelli vanilloidi (TRPV1-2-3-4) e PPAR-gamma. Questa complessità molecolare permette ai cannabinoidi di indurre la morte selettiva delle cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane, un obiettivo cruciale nelle terapie antitumorali.

    Il futuro della Cannabis Terapeutica
    Nonostante le potenzialità dimostrate dai fitocannabinoidi nei modelli pre-clinici, Nabissi sottolinea che la comunità scientifica è ancora lontana dall’utilizzare la Cannabis come terapia standardizzata contro i tumori. La mancanza di studi clinici su larga scala è uno dei principali ostacoli, ma vi sono molte speranze che le sperimentazioni avviate in altri paesi possano fornire dati solidi. Fino ad oggi, il professor Nabissi ha lavorato principalmente con composti purificati, ma è interessato a esplorare il potenziale degli estratti full spectrum, che potrebbero avere effetti più complessi e promettenti.

    L’Italia è attualmente uno dei pochi paesi in cui, tra mille difficoltà, si riesce a fare ricerca con derivati della Cannabis, ma è estremamente difficile reperire finanziamenti mirati. Per quanto riguarda il lavoro sul mieloma multiplo, la ricerca è stata presa come riferimento per il deposito di un brevetto sull’uso di derivati della Cannabis, depositato da due ditte farmaceutiche estere.

    ricerca cannabis oncologia

    Il benessere del paziente
    La Cannabis è oggetto di studio in molte terapie (oncologiche, infiammatorie croniche, neurodegenerative, ecc.) anche come farmaco in grado di migliorare il senso di benessere nel paziente. Secondo il professor Nabissi, questo obiettivo è un fondamentale risultato terapeutico, che non dovrebbe mai prescindere dalla terapia che il paziente sta seguendo. Le combinazioni farmacologiche dovrebbero agire nel ridurre, eliminare o rallentare il decoroso di una malattia, ma se la terapia farmacologica ha una tossicità tale da creare nel paziente un malessere aggiuntivo, si deve fortemente valutare l’aggiunta di altri trattamenti terapeutici mirati a ridurre il malessere del paziente e la terapia con Cannabis può fornire un grande valore aggiunto.

    L’opera del professor Massimo Nabissi rappresenta una delle voci più autorevoli nel panorama della ricerca sui cannabinoidi, che hanno dimostrato (in studi pre-clinici) di funzionare come anti-tumorali e migliorando la risposta biologica dei chemioterapici, quando utilizzati in combinazione con cannabinoidi.

    Non è corretto cercare di individuare nella Cannabis “la molecola che cura il cancro” in quanto purtroppo non è ancora possibile trovare un singolo trattamento in grado di sconfiggere il cancro, anche perché le patologie tumorali sono molto diverse fra loro e ogni tipo di tumore richiederebbe una terapia mirata.

    C’è ancora molta strada da fare per integrare pienamente la Cannabis Terapeutica nelle cure oncologiche tradizionali, ma il lavoro di Nabissi ha aperto nuove possibilità di trattamento. In futuro, si auspica che studi clinici su larga scala possano portare a un uso più diffuso e sicuro della Cannabis in oncologia.
    Massimo Nabissi e i cannabinoidi in oncologia Il professor Massimo Nabissi, biologo e ricercatore presso l’Università di Camerino, è una figura di rilievo nel campo della ricerca pre-clinica e ha concentrato i suoi studi su oncologia, immunologia e infiammazione. Si dedica con particolare interesse ai fitocannabinoidi, i composti bioattivi estratti dalla Cannabis. Le sue ricerche, che includono CBD e il THC, si sono rivelate fondamentali per esplorare nuove frontiere terapeutiche, in particolare per quanto riguarda il trattamento dei tumori. Le prime ricerche Dopo aver lavorato per diversi anni nell’ambito della oncologia sperimentale, il professor Nabissi si è interessato allo studio della Cannabis grazie alla lettura di evidenze sperimentali in lavori scientifici e allo studio su un recettore la cui attività veniva regolata dal cannabidiolo. Nel 2010, Nabissi ha avviato le prime sperimentazioni con CBD e THC in cellule tumorali di glioblastoma e mieloma multiplo, che hanno evidenziato un ruolo anti-tumorale sia per il THC che per CBD. Inoltre, la combinazione con i chemioterapici utilizzati nella terapia standard per questi tumori, ha evidenziato come l’aggiunta di THC e CBD fosse in grado di aumentare l’effetto citotossico degli stessi chemioterapici e come l’aggiunta dei cannabinoidi potesse permettere di ottenere un effetto antitumorale maggiore, permettendo di ridurre le dosi dei chemioterapici. Questi dati hanno suggerito un effetto sinergico dei cannabinoidi con alcuni tipi di chemioterapici (ossia, l’effetto delle combinazioni è maggiore della somma delle singole molecole). Il potere dei cannabinoidi Massimo Nabissi ha proseguito la sua attività di ricerca studiando le interazioni di CBD e THC con altri cannabinoidi in diversi modelli sperimentali di tumore (glioblastoma, mieloma multiplo, pancreas, endometrio) e valutando i potenziali effetti sinergici dei cannabinoidi con altri fitoterapici o altre terapie palliative. Il suo lavoro è stato pubblicato nel 2015 sull’International Journal of Cancer, una prestigiosa rivista scientifica internazionale in ambito oncologico. I dati significativi ottenuti grazie al suo lavoro di ricerca pre-clinica hanno contribuito all’avvio della prima sperimentazione clinica in pazienti affetti da mieloma multiplo. Meccanismi d’azione Uno degli aspetti più interessanti delle ricerche di Nabissi riguarda i meccanismi molecolari con cui i fitocannabinoidi agiscono. Il CBD e il THC, sebbene condividano alcune caratteristiche, interagiscono con i recettori cellulari in modo diverso. Non si limitano infatti a legarsi ai classici recettori CB1 e CB2, ma coinvolgono una vasta gamma di recettori, come quelli vanilloidi (TRPV1-2-3-4) e PPAR-gamma. Questa complessità molecolare permette ai cannabinoidi di indurre la morte selettiva delle cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane, un obiettivo cruciale nelle terapie antitumorali. Il futuro della Cannabis Terapeutica Nonostante le potenzialità dimostrate dai fitocannabinoidi nei modelli pre-clinici, Nabissi sottolinea che la comunità scientifica è ancora lontana dall’utilizzare la Cannabis come terapia standardizzata contro i tumori. La mancanza di studi clinici su larga scala è uno dei principali ostacoli, ma vi sono molte speranze che le sperimentazioni avviate in altri paesi possano fornire dati solidi. Fino ad oggi, il professor Nabissi ha lavorato principalmente con composti purificati, ma è interessato a esplorare il potenziale degli estratti full spectrum, che potrebbero avere effetti più complessi e promettenti. L’Italia è attualmente uno dei pochi paesi in cui, tra mille difficoltà, si riesce a fare ricerca con derivati della Cannabis, ma è estremamente difficile reperire finanziamenti mirati. Per quanto riguarda il lavoro sul mieloma multiplo, la ricerca è stata presa come riferimento per il deposito di un brevetto sull’uso di derivati della Cannabis, depositato da due ditte farmaceutiche estere. ricerca cannabis oncologia Il benessere del paziente La Cannabis è oggetto di studio in molte terapie (oncologiche, infiammatorie croniche, neurodegenerative, ecc.) anche come farmaco in grado di migliorare il senso di benessere nel paziente. Secondo il professor Nabissi, questo obiettivo è un fondamentale risultato terapeutico, che non dovrebbe mai prescindere dalla terapia che il paziente sta seguendo. Le combinazioni farmacologiche dovrebbero agire nel ridurre, eliminare o rallentare il decoroso di una malattia, ma se la terapia farmacologica ha una tossicità tale da creare nel paziente un malessere aggiuntivo, si deve fortemente valutare l’aggiunta di altri trattamenti terapeutici mirati a ridurre il malessere del paziente e la terapia con Cannabis può fornire un grande valore aggiunto. L’opera del professor Massimo Nabissi rappresenta una delle voci più autorevoli nel panorama della ricerca sui cannabinoidi, che hanno dimostrato (in studi pre-clinici) di funzionare come anti-tumorali e migliorando la risposta biologica dei chemioterapici, quando utilizzati in combinazione con cannabinoidi. 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  • Sfrutta il potenziale del Forex grazie al nostro innovativo software!!!!!!

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    Dopo oltre un anno di test e sperimentazione, nel mese di luglio la nostra azienda partner che da anni opera nel campo del trading, ha depositato in S.I.A.E. tutta la documentazione per registrare un software di propria realizzazione che opera nel mercato del Forex in maniera totalmente automatica.
    Questo sofware esegue moltissime e brevi operazioni di acquisto e vendita su diverse coppie di valute, garantendo un’operatività con fattori di rischio trascurabili, a condizione che non vengano modificate le impostazioni iniziali, che generano un profilo medio mensile su base annua che va dal 1% al 4/5%.
    The Club è diventato reseller e technical partner, quindi potrà rivendere e fornire assistenza sull’installazione e la configurazione di questo software.
    Come sempre The Club ha come primo obbiettivo la sicurezza e la tranquillità dei propri affiliati con questo prodotto da la possibilità a tutti di poter gestire il proprio denaro in maniera automatica e sicura, senza doverlo spostare dal proprio conto che potrà aprire in tutta privacy e sicurezza.
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    Il marchio TeleTrade è stato fondato nel 1994. Il modello di business di TeleTrade incarna l'idea di
    un broker online internazionale per clienti al dettaglio. TeleTrade è stata registrata a Hong Kong e
    ha iniziato ad operare il 15 novembre 1994.
    E’ autorizzato ad operare in Europa con numero di registrazione HE272810 e con licenza rilasciata
    dalla Securites and Exchange Commission Cipro (CySEC) con il numero 158/11.
    Negli anni 90 fornivano l’opera?vità delle transazioni tramite telefono, successivamente nel 2000
    sono sta? tra i primi broker ad offrire ai propri clienti l’accesso alle operazioni tramite web.
    Oggi Teletrade possiede 200 uffici sparsi in 26 paesi di tutto il mondo, con 3000 dipendenti e oltre
    10 milioni di clienti provenienti da 226 paesi.
    Il volume degli scambi di TeleTrade è cresciuto del 66% nel 2017, Thomson Reuters è diventato il
    loro fornitore ufficiale delle quotazioni, e grazie al successo riscontrato in diversi paesi negli ultimi
    15 anni TeleTrade ha ricevuto più volte vari premi e riconoscimenti da organizzazioni pubbliche e
    professionali indipendenti, mostre internazionali e pubblicazioni specializzate.

    x info chiedete pure una zoom privata che verrà fatta direttamente con i titolari di theclub che spiegheranno modi e costi
    Grazie
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    Gift Of Legacy rappresenta un cambiamento di prospettiva, incoraggiando le persone a unirsi e PROSPERARE piuttosto che semplicemente SOPRAVVIVERE.

    Gift of Legacy è uno sforzo filantropico che facilita lo scambio mondiale di contributi finanziari tra individui. Non ci sono confini geografici, poiché i nostri membri si estendono in più di 100 paesi, per un totale di oltre 1 milione di partecipanti. Attualmente, la nostra comunità ha condiviso fondi per oltre 45 milioni di dollari. È importante notare che Gift of Legacy non è affiliato con alcuna società, organizzazione di beneficenza, schema di marketing multilivello o struttura piramidale finanziaria. Operiamo senza commissioni o bonus. In sostanza, siamo una comunità solidale in cui viene enfatizzata l’assistenza reciproca, consentendo a tutti di crescere insieme come un’unità coesa.

    Cosa dobbiamo fare
    Per entrare a far parte della nostra comunità, devi fare una singola donazione di $ 25 o 100 al membro posizionato al centro del nostro consiglio. Questo contributo è un requisito una tantum e l’unico caso in cui donerai denaro dai tuoi fondi personali. Si può partire anche con soli 25 per poi arrivare al Bronzo con 200 guadagnati 100 dei quali reinvestiti nella tavola BRONZO .
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  • https://qr.ae/psB3f1

    Perché il mercato immobiliare di Milano è in controtendenza rispetto al resto d'Italia?

    La crescita milanese è anche sintomo della crisi dell'intero Stato.

    Quando un corpo sta male, il sangue defluisce verso gli organi vitali come il cuore, e Milano è un organo nevralgico dell'economia. Si va via dal sud o dai piccoli paesi per defluire a Milano dove c'è ricchezza, aumentando così la domanda.

    Milano è la prima città per investimenti immobiliari in Europa, superando Londra e Parigi.

    Ma non è tutto oro quello che luccica, leggete l'analisi nel link fino in fondo.

    Aggiungo che l'abitare è una questione non solo di necessità primaria ma anche di lavoro e di sicurezza sociale.

    Avete mai frequentato la stazione centrale di Milano o certi quartieri periferici?

    Mica tutti possono abitare a San Babila o sui Navigli...

    #mercato #immobiliare #Milano #abitare #economia #sicurezza
    https://qr.ae/psB3f1 Perché il mercato immobiliare di Milano è in controtendenza rispetto al resto d'Italia? La crescita milanese è anche sintomo della crisi dell'intero Stato. Quando un corpo sta male, il sangue defluisce verso gli organi vitali come il cuore, e Milano è un organo nevralgico dell'economia. Si va via dal sud o dai piccoli paesi per defluire a Milano dove c'è ricchezza, aumentando così la domanda. Milano è la prima città per investimenti immobiliari in Europa, superando Londra e Parigi. Ma non è tutto oro quello che luccica, leggete l'analisi nel link fino in fondo. Aggiungo che l'abitare è una questione non solo di necessità primaria ma anche di lavoro e di sicurezza sociale. Avete mai frequentato la stazione centrale di Milano o certi quartieri periferici? Mica tutti possono abitare a San Babila o sui Navigli... #mercato #immobiliare #Milano #abitare #economia #sicurezza
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    Perché il mercato immobiliare di Milano è in controtendenza rispetto al resto d'Italia?
    Risposta di Shiru Fukō La crescita milanese è anche sintomo della crisi dell'intero Stato. Quando un corpo sta male, il sangue defluisce verso gli organi vitali come il cuore, e Milano è un organo nevralgico dell'economia. Si va via dal sud o dai piccoli paesi per defluire a Milano dove c'è ricc...
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  • DISCLAIMER

    Il prodotto Lifewave non viene promosso per la cura, il trattamento o la prevenzione di alcuna malattia nell’uomo o nell’animale.

    Questo per soddisfare le regole delle varie autorità mediche nei molti paesi in cui il prodotto è attualmente utilizzato, inclusi gli ospedali in Europa.

    Questa nota si basa sulla considerazione dei soli sintomi o benefici riscontrati.

    Risultati non tipici, potrebbe non essere lo stesso per te.

    Le testimonianze personali riportate non costituiscono un consiglio medico né garanzia di successo.
    ⛔ DISCLAIMER ⛔ Il prodotto Lifewave non viene promosso per la cura, il trattamento o la prevenzione di alcuna malattia nell’uomo o nell’animale. Questo per soddisfare le regole delle varie autorità mediche nei molti paesi in cui il prodotto è attualmente utilizzato, inclusi gli ospedali in Europa. Questa nota si basa sulla considerazione dei soli sintomi o benefici riscontrati. Risultati non tipici, potrebbe non essere lo stesso per te. Le testimonianze personali riportate non costituiscono un consiglio medico né garanzia di successo.
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    #micronutrienti #vacanze
    Viaggia tranquillo con Arteriforte™ Le vacanze sono giunte ed è ora di scoprire paesi e culture lontane. Tuttavia, i viaggi lunghi, a volte, sono una sfida enorme per chi ha problemi a stare seduto per ore e soffre di gonfiore a mani e piedi. Arteriforte™ rende tutto più semplice. I micronutrienti sono necessari per un tessuto connettivo stabile ed elastico, vasi sanguigni inclusi e una giusta sinergia è fondamentale prima e durante un lungo viaggio. Sviluppato dal nostro istituto di ricerca, Arteriforte™ combina diverse sostanze in base al principio della sinergia, quali vitamina C, rame, vitamine E, B6 e D3, prolina, lisina, N-acetilglucosamina ed estratto di corteccia di pino. Una dieta equilibrata e un consumo sufficiente di acqua, uniti ad Arteriforte™ ti aiuteranno ad essere pronto per un lungo viaggio. Prova Arteriforte™ prima delle vacanze e il relax sarà garantito fin dal primo giorno. Finalmente vacanze! Registrati gratuitamente e ordina subito: https://shop.dr-rath.com/it-it/profile/register?consultant-no=800137422 #micronutrienti #vacanze
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  • VIDEO | ️L'UE si prepara per un'altra PANDEMIA: 40 milioni di vaccini contro l'influenza aviaria accumulati

    L’UE “non sta scherzando”, ha osservato il giornalista di Highwire Jefferey Jaxen: “Le persone devono prendere questa cosa davvero sul serio.”

    Titoli inquietanti stanno riportando alla memoria vecchi ricordi degli inizi del COVID.

    “Con i test per l’influenza aviaria difficili da ottenere, come faremo a sapere quando suonare l’allarme pandemico?”

    "L'UE garantirà 40 milioni di vaccini contro l'influenza aviaria per 15 paesi"

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    VIDEO | ⚡️⚡️⚡️⚡️⚡️⚡️L'UE si prepara per un'altra PANDEMIA: 40 milioni di vaccini contro l'influenza aviaria accumulati L’UE “non sta scherzando”, ha osservato il giornalista di Highwire Jefferey Jaxen: “Le persone devono prendere questa cosa davvero sul serio.” Titoli inquietanti stanno riportando alla memoria vecchi ricordi degli inizi del COVID. “Con i test per l’influenza aviaria difficili da ottenere, come faremo a sapere quando suonare l’allarme pandemico?” "L'UE garantirà 40 milioni di vaccini contro l'influenza aviaria per 15 paesi" 🌐 Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda
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  • Come evitare il crollo del valore dei propri risparmi e investimenti,che potrebbero andare in fumo se scoppiasse una guerra in Europa contro la Russia, secondo le ultime notizie apparse sui canali specializzati?
    Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha rilasciato una lunga intervista al settimanale svizzero Weltwoche in cui ha rivelato che la Serbia sta controllando le scorte di petrolio, farina e zucchero perché tra 3-4 mesi ci sarà una guerra mondiale.In passato Vučić ha sempre fatto previsioni rivelatesi molto precise sul fronte Ucraino-Russo.
    Considerati gli ottimi rapporti del presidente serbo con Vladimir Putin e Mosca, pare che Vučić sappia cosa sta succedendo dietro le quinte e abbia fatto 2+2 affermando che avremo una guerra in europa Nato contro Russia, considerando l'ultimatum russo alla NATO e la recente dichiarazione di quest’ultima che i Paesi europei devono finanziarie obbligatoriamente acquisto di armi OGNI MESE, da mandare in Ucraina e lo spostamento di aerei da combattimento F16 americani nelle basi europee per colpire il territorio Russo.
    Questo potrebbe portare a perdite gigantesche sui tuoi fondi azionari, obbligazionari, ETF e sui BTP, e in generale su tutti gli investimenti che hai fatto, se non sai come difenderne il valore da una Guerra improvvisa contro la RUSSIA che potrebbe colpire l’europa dopo l’estate.
    Ma non tutto è perduto!

    Ci sono soluzioni per proteggere il Vostro patrimonio in modo efficace e immediato!

    Come? Scrivimi in privato che ti spiego come fare: vrfinanza@pm.me
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  • “Sicuramente una lettura obbligata per chiunque sia coinvolto nella politica e nel governo del mondo arabo”. The Daily Star Di HH Sheikh Mohammed bin Rashid al Maktoum. The Daily Star “Per chiunque voglia sapere cosa c'è dietro i mattoni, le isole replicate e le inondazioni di visitatori che arrivano da tutto il mondo”. Il libro “non è all'insegna dell'egocentrismo e dell'autoglorificazione... non è una fantasia romanzata... è semplicemente una riflessione personale e umana con una grande carica positiva e una proiezione di speranza”. Asharq Alawsat Incentrata principalmente sullo sviluppo e sulla gestione di successo dei Paesi, con Dubai come modello di riferimento, questa preziosa pubblicazione acquista ulteriore importanza per il suo autorevole resoconto delle varie componenti dello sviluppo, basato sull'esperienza personale e sul coinvolgimento quotidiano, piuttosto che su teorie ed esperimenti astratti. Pur rivolgendosi alla popolazione di Dubai e degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed si rivolge al mondo arabo e musulmano. La storia di successo di Dubai può essere ripetuta in altri Paesi arabi. Il libro, quindi, rappresenta un messaggio di ottimismo sulla possibilità di raggiungere una seconda fase di sviluppo eccezionale in tutto il mondo arabo e musulmano. La prova che fornisce è proprio Dubai
    A mio avviso, questo libro deve essere insegnato nelle scuole, per far capire che questo modello di città e di comunità è possibile ovunque la politica lo voglia intendere.
    Un modello virtuoso dove rispetto e condivisione si incontrano e dove alcune regole governano ciò che è stato definita la città più sicura del mondo!
    “Sicuramente una lettura obbligata per chiunque sia coinvolto nella politica e nel governo del mondo arabo”. The Daily Star Di HH Sheikh Mohammed bin Rashid al Maktoum. The Daily Star “Per chiunque voglia sapere cosa c'è dietro i mattoni, le isole replicate e le inondazioni di visitatori che arrivano da tutto il mondo”. Il libro “non è all'insegna dell'egocentrismo e dell'autoglorificazione... non è una fantasia romanzata... è semplicemente una riflessione personale e umana con una grande carica positiva e una proiezione di speranza”. Asharq Alawsat Incentrata principalmente sullo sviluppo e sulla gestione di successo dei Paesi, con Dubai come modello di riferimento, questa preziosa pubblicazione acquista ulteriore importanza per il suo autorevole resoconto delle varie componenti dello sviluppo, basato sull'esperienza personale e sul coinvolgimento quotidiano, piuttosto che su teorie ed esperimenti astratti. Pur rivolgendosi alla popolazione di Dubai e degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed si rivolge al mondo arabo e musulmano. La storia di successo di Dubai può essere ripetuta in altri Paesi arabi. Il libro, quindi, rappresenta un messaggio di ottimismo sulla possibilità di raggiungere una seconda fase di sviluppo eccezionale in tutto il mondo arabo e musulmano. La prova che fornisce è proprio Dubai A mio avviso, questo libro deve essere insegnato nelle scuole, per far capire che questo modello di città e di comunità è possibile ovunque la politica lo voglia intendere. Un modello virtuoso dove rispetto e condivisione si incontrano e dove alcune regole governano ciò che è stato definita la città più sicura del mondo!
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