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  • UN DURO COLPO AL GOVERNO.
    LA CANNABIS LIGHT NON È UNA DROGA.
    IL TAR BOCCIA IL GROTTESCO E ASSURDO DECRETO DEL GOVERNO.
    DI STUPEFACENTE NELLA CANNABIS TERAPEUTICA SATIVA L.
    E IL SUO DERIVATO NATURALE OLIO DI CBD (CANNABINOIDE NON PSICOTROPO) C'È SOLTANTO LA DISINFORMAZIONE.

    LA DECISIONE
    La cannabis light non è una droga, il Tar BOCCIA il governo.
    Il TRIBUNALE ha accolto l'istanza presentata contro il decreto del ministero della Salute.
    Ora la battaglia si sposta in Parlamento, dove è in discussione il Ddl Sicurezza

    11 settembre 2024 14:39
    Il Tar del Lazio ha accolto l'istanza cautelare presentata contro il Decreto del ministero della Salute che inserisce le composizioni orali contenenti Cbd, meglio conosciuta come cannabis light, nella tabella dei medicinali contenenti sostanze psicotrope o stupefacenti, sospendendo la direttiva del governo Meloni. A darne notizia è stata l'associazione Imprenditori Canapa Italia (Ici), che ha espresso "viva soddisfazione".

    L'emendamento contro la cannabis light che rischia di favorire il sommerso
    La decisione del tribunale arriva come un fulmine a ciel sereno durante la discussione sul controverso Ddl Sicurezza attualmente in discussione in Parlamento. Al suo interno, è stato presentato un emendamento che punta a vietare le infiorescenze, le resine e gli oli di canapa indipendentemente dal fatto che contengono o meno THC (il principio psicoattivo della cannabis, non contenuto in quella legalmente in commercio). Secondo il Forum sulle droghe, che ha scritto un appello contro l'emendamento,
    "la criminalizzazione del mercato della cannabis light produrrebbe un effetto giuridico paradossale: Punire con le sanzioni penali e amministrative previste per le sostanze psicotrope anche chi produce o consuma infiorescenze prive di effetti psicoattivi".
    Le associazioni e i rappresentanti dei produttori sostengono da sempre che una norma di questo tipo, oltre a essere antiscientifica, non farebbe altro che favorire il commercio illegale e di conseguenza la criminalità organizzata.

    Una coltivazione di cannabis light
    "Il giudice amministrativo - spiega ancora Ici - ha riconosciuto la fondatezza delle nostre argomentazioni, rilevando il grave e irreparabile danno che l'applicazione del decreto comporta all'intero settore, e ha deciso di sospenderne l'efficacia in attesa del giudizio di merito.
    Questa decisione rappresenta un'importante vittoria per il settore della canapa industriale, che rischiava di subire gravi danni sociali, occupazionali ed economici. I giudici hanno ritenuto che l'applicazione del decreto avrebbe infatti potuto comportare per gli operatori economici significative e irreparabili conseguenze, anche di natura penale, legate alla possibile contestazione di reati in materia di stupefacenti".

    È un duro colpo alla propaganda di una parte del governo, soprattutto per la Lega di Matteo Salvini, che ha sempre bollato la canapa come una droga, malgrado le evidenze scientifiche lo smentiscano. "Nell'ambito del giudizio, anche attraverso la relazione tecnica a firma del prof. Ciallella (già direttore dell'Istituto di medicina legale dell'Università La Sapienza di Roma) - prosegue l'associazione - è stato dimostrato che il Cbd non determini dipendenza psicofisica e non possieda effetti psicoattivi che possano giustificarne l'inclusione tra le sostanze stupefacenti.
    Il ricorso presentato da Ici, con il sostegno di Coldiretti Liguria che ha svolto un intervento ad adiuvandum nel giudizio, ha ribadito che il settore della canapa industriale, basato su principi di legalità e sicurezza, rappresenta un'opportunità economica significativa, specialmente per le aree rurali e le piccole e medie imprese agricole''.

    Furfaro: "Il Tar del Lazio conferma l'incompetenza del governo"
    "Ennesima figuraccia di questo governo di incompetenti", ha commentato il deputato del Partito Democratico, Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione Affari Sociali. "Oggi il tar del Lazio ha emanato un atto di sospensione per il decreto sul Cbd e la cannabis light accogliendo un'istanza cautelare presentata contro il Ministero della Salute che proprio nel decreto del 27 giugno scorso inseriva le composizioni orali contenenti Cbd nella tabella dei medicinali contenenti sostanze psicotrope o stupefacenti. Un atto importante che non solo smaschera il ministro, ma rimette in discussione tutto l'impianto securitario e antiscientifico di questo governo. Perché la cannabis light non è una droga, tanto è vero che è commercializzata in tutta Europa. L'obiettivo vergognoso era distruggere un settore che va dall'abbigliamento all'edilizia.
    Un settore in crescita formato da migliaia di realtà imprenditoriali e che impiega migliaia di persone.
    Ora la battaglia si sposterà di nuovo in Parlamento dove torneremo a difendere le imprese e i lavoratori e tutto un comparto che negli anni ha saputo crescere e diventare strategico per l'economia del nostro Paese".

    Magi: "Smontata la propaganda"
    Dello stesso avviso il segretario di Europa, Riccardo Magi:
    "Il Tar del Lazio - commenta - confermando che il Cbd non ha nulla a che fare nemmeno lontanamente con le sostanze stupefacenti, smonta tutta la propaganda proibizionista del governo sulla cannabis light e, con questa tempestiva pronuncia, incide profondamente anche su ciò che l'aula di Montecitorio sta discutendo in queste ore, ovvero sulla parte del ddl sicurezza che di fatto cancella con un colpo di spugna l'intero settore della canapa industriale. Il governo e la maggioranza, se non vogliono vedere anche questo provvedimento smontato dalle sentenze, stralcino l'articolo che mette fuorilegge la cannabis light, approvando il nostro emendamento che sopprime l'articolo 18, e la smettano di condurre questa caccia alle streghe". Intanto, a Montecitorio, il vicepresidente del gruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, ha chiesto un'informativa in aula del ministro della Salute, Orazio Schillaci.

    La cannabis light non è una droga, il Tar boccia il governo
    UN DURO COLPO AL GOVERNO. LA CANNABIS LIGHT NON È UNA DROGA. IL TAR BOCCIA IL GROTTESCO E ASSURDO DECRETO DEL GOVERNO. DI STUPEFACENTE NELLA CANNABIS TERAPEUTICA SATIVA L. E IL SUO DERIVATO NATURALE OLIO DI CBD (CANNABINOIDE NON PSICOTROPO) C'È SOLTANTO LA DISINFORMAZIONE. LA DECISIONE La cannabis light non è una droga, il Tar BOCCIA il governo. Il TRIBUNALE ha accolto l'istanza presentata contro il decreto del ministero della Salute. Ora la battaglia si sposta in Parlamento, dove è in discussione il Ddl Sicurezza 11 settembre 2024 14:39 Il Tar del Lazio ha accolto l'istanza cautelare presentata contro il Decreto del ministero della Salute che inserisce le composizioni orali contenenti Cbd, meglio conosciuta come cannabis light, nella tabella dei medicinali contenenti sostanze psicotrope o stupefacenti, sospendendo la direttiva del governo Meloni. A darne notizia è stata l'associazione Imprenditori Canapa Italia (Ici), che ha espresso "viva soddisfazione". L'emendamento contro la cannabis light che rischia di favorire il sommerso La decisione del tribunale arriva come un fulmine a ciel sereno durante la discussione sul controverso Ddl Sicurezza attualmente in discussione in Parlamento. Al suo interno, è stato presentato un emendamento che punta a vietare le infiorescenze, le resine e gli oli di canapa indipendentemente dal fatto che contengono o meno THC (il principio psicoattivo della cannabis, non contenuto in quella legalmente in commercio). Secondo il Forum sulle droghe, che ha scritto un appello contro l'emendamento, "la criminalizzazione del mercato della cannabis light produrrebbe un effetto giuridico paradossale: Punire con le sanzioni penali e amministrative previste per le sostanze psicotrope anche chi produce o consuma infiorescenze prive di effetti psicoattivi". Le associazioni e i rappresentanti dei produttori sostengono da sempre che una norma di questo tipo, oltre a essere antiscientifica, non farebbe altro che favorire il commercio illegale e di conseguenza la criminalità organizzata. Una coltivazione di cannabis light "Il giudice amministrativo - spiega ancora Ici - ha riconosciuto la fondatezza delle nostre argomentazioni, rilevando il grave e irreparabile danno che l'applicazione del decreto comporta all'intero settore, e ha deciso di sospenderne l'efficacia in attesa del giudizio di merito. Questa decisione rappresenta un'importante vittoria per il settore della canapa industriale, che rischiava di subire gravi danni sociali, occupazionali ed economici. I giudici hanno ritenuto che l'applicazione del decreto avrebbe infatti potuto comportare per gli operatori economici significative e irreparabili conseguenze, anche di natura penale, legate alla possibile contestazione di reati in materia di stupefacenti". È un duro colpo alla propaganda di una parte del governo, soprattutto per la Lega di Matteo Salvini, che ha sempre bollato la canapa come una droga, malgrado le evidenze scientifiche lo smentiscano. "Nell'ambito del giudizio, anche attraverso la relazione tecnica a firma del prof. Ciallella (già direttore dell'Istituto di medicina legale dell'Università La Sapienza di Roma) - prosegue l'associazione - è stato dimostrato che il Cbd non determini dipendenza psicofisica e non possieda effetti psicoattivi che possano giustificarne l'inclusione tra le sostanze stupefacenti. Il ricorso presentato da Ici, con il sostegno di Coldiretti Liguria che ha svolto un intervento ad adiuvandum nel giudizio, ha ribadito che il settore della canapa industriale, basato su principi di legalità e sicurezza, rappresenta un'opportunità economica significativa, specialmente per le aree rurali e le piccole e medie imprese agricole''. Furfaro: "Il Tar del Lazio conferma l'incompetenza del governo" "Ennesima figuraccia di questo governo di incompetenti", ha commentato il deputato del Partito Democratico, Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione Affari Sociali. "Oggi il tar del Lazio ha emanato un atto di sospensione per il decreto sul Cbd e la cannabis light accogliendo un'istanza cautelare presentata contro il Ministero della Salute che proprio nel decreto del 27 giugno scorso inseriva le composizioni orali contenenti Cbd nella tabella dei medicinali contenenti sostanze psicotrope o stupefacenti. Un atto importante che non solo smaschera il ministro, ma rimette in discussione tutto l'impianto securitario e antiscientifico di questo governo. Perché la cannabis light non è una droga, tanto è vero che è commercializzata in tutta Europa. L'obiettivo vergognoso era distruggere un settore che va dall'abbigliamento all'edilizia. Un settore in crescita formato da migliaia di realtà imprenditoriali e che impiega migliaia di persone. Ora la battaglia si sposterà di nuovo in Parlamento dove torneremo a difendere le imprese e i lavoratori e tutto un comparto che negli anni ha saputo crescere e diventare strategico per l'economia del nostro Paese". Magi: "Smontata la propaganda" Dello stesso avviso il segretario di Europa, Riccardo Magi: "Il Tar del Lazio - commenta - confermando che il Cbd non ha nulla a che fare nemmeno lontanamente con le sostanze stupefacenti, smonta tutta la propaganda proibizionista del governo sulla cannabis light e, con questa tempestiva pronuncia, incide profondamente anche su ciò che l'aula di Montecitorio sta discutendo in queste ore, ovvero sulla parte del ddl sicurezza che di fatto cancella con un colpo di spugna l'intero settore della canapa industriale. Il governo e la maggioranza, se non vogliono vedere anche questo provvedimento smontato dalle sentenze, stralcino l'articolo che mette fuorilegge la cannabis light, approvando il nostro emendamento che sopprime l'articolo 18, e la smettano di condurre questa caccia alle streghe". Intanto, a Montecitorio, il vicepresidente del gruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, ha chiesto un'informativa in aula del ministro della Salute, Orazio Schillaci. La cannabis light non è una droga, il Tar boccia il governo
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  • L'ITALIETTA DELLA LIRETTA

    La Olivetti aprì un negozio a New York nel 1954, quando Steve Jobs e Stephen Wozniak, i futuri fondatori della Apple, avevano rispettivamente 1 e 4 anni. Lo showroom della Olivetti era uno dei negozi più belli della Fifth Avenue nella New York degli anni 50.

    Nel 1979 la Olivetti aprì anche una sede a Cupertino, nella Silicon Valley, dove pochi anni prima era nata la Apple. L'Olivetti Advanced Technology Center di Cupertino aveva anche una sezione ricerca dedicata all’intelligenza artificiale.

    Vale la pena ricordare questi dettagli per rendere l’idea dell’enorme vantaggio tecnologico che l’azienda di Ivrea aveva accumulato sugli americani (in Europa non c’era partita, la Olivetti negli anni 80 fu il primo produttore di PC, il terzo al mondo, creando i primi portatili con microprocessori) che arrivarono anni dopo a comprendere certe “visioni”.

    E lo fecero grazie a noi italiani (cioè copiandoci). Altro che "mafia, pizza e mandolino" come una certa vulgata mediatica ha descritto il Paese e i suoi abitanti negli ultimi decenni.

    Ai giovani va spiegato chi erano Adriano e Roberto Olivetti, chi è Federico Faggin (inventò tra le altre cose il primo microprocessore della storia e la tecnologia touch) e che contributo diede il nostro Paese alla rivoluzione informatica.

    La NASA utilizzò un elaboratore italiano, il P101 della Olivetti, per calcolare le orbite dei viaggi spaziali (compresa quella dell’Apollo 11). Si tratta del primo personal computer della storia. Paradossale che a scuola tutto questo non sia inserito nei programmi didattici.

    In Europa nessun gruppo industriale può vantare ciò che fece la Olivetti nel dopo guerra. Un'azienda gioiello del sistema industriale italiano che fu, a partire dal 1992, prima ridimensionata e poi quasi smantellata in seguito alla fase di svendita dei “gioielli di famiglia” che interessò il nostro Paese. Un’Italia economicamente troppo forte avrebbe disturbato i piani strategici a certe latitudini.

    Va riscoperta la storia industriale del Paese, perché, come sosteneva Enrico Mattei, gli italiani possono e devono esportare tecnologia e idee, non braccia. Non siamo costretti a esportare manovalanza, più o meno a basso costo.

    Molti italiani sono all’oscuro della vera forza dell’Italia industriale post bellica, quella del trentennio glorioso. Di questo strisciante auto-razzismo anti-italiano se ne lamentava già Enrico Mattei nel 1961.

    A tutto questo va posto rimedio.

    [preso, corretto e riadattato da un post di Giuliano Radiciotti]
    L'ITALIETTA DELLA LIRETTA La Olivetti aprì un negozio a New York nel 1954, quando Steve Jobs e Stephen Wozniak, i futuri fondatori della Apple, avevano rispettivamente 1 e 4 anni. Lo showroom della Olivetti era uno dei negozi più belli della Fifth Avenue nella New York degli anni 50. Nel 1979 la Olivetti aprì anche una sede a Cupertino, nella Silicon Valley, dove pochi anni prima era nata la Apple. L'Olivetti Advanced Technology Center di Cupertino aveva anche una sezione ricerca dedicata all’intelligenza artificiale. Vale la pena ricordare questi dettagli per rendere l’idea dell’enorme vantaggio tecnologico che l’azienda di Ivrea aveva accumulato sugli americani (in Europa non c’era partita, la Olivetti negli anni 80 fu il primo produttore di PC, il terzo al mondo, creando i primi portatili con microprocessori) che arrivarono anni dopo a comprendere certe “visioni”. E lo fecero grazie a noi italiani (cioè copiandoci). Altro che "mafia, pizza e mandolino" come una certa vulgata mediatica ha descritto il Paese e i suoi abitanti negli ultimi decenni. Ai giovani va spiegato chi erano Adriano e Roberto Olivetti, chi è Federico Faggin (inventò tra le altre cose il primo microprocessore della storia e la tecnologia touch) e che contributo diede il nostro Paese alla rivoluzione informatica. La NASA utilizzò un elaboratore italiano, il P101 della Olivetti, per calcolare le orbite dei viaggi spaziali (compresa quella dell’Apollo 11). Si tratta del primo personal computer della storia. Paradossale che a scuola tutto questo non sia inserito nei programmi didattici. In Europa nessun gruppo industriale può vantare ciò che fece la Olivetti nel dopo guerra. Un'azienda gioiello del sistema industriale italiano che fu, a partire dal 1992, prima ridimensionata e poi quasi smantellata in seguito alla fase di svendita dei “gioielli di famiglia” che interessò il nostro Paese. Un’Italia economicamente troppo forte avrebbe disturbato i piani strategici a certe latitudini. Va riscoperta la storia industriale del Paese, perché, come sosteneva Enrico Mattei, gli italiani possono e devono esportare tecnologia e idee, non braccia. Non siamo costretti a esportare manovalanza, più o meno a basso costo. Molti italiani sono all’oscuro della vera forza dell’Italia industriale post bellica, quella del trentennio glorioso. Di questo strisciante auto-razzismo anti-italiano se ne lamentava già Enrico Mattei nel 1961. A tutto questo va posto rimedio. [preso, corretto e riadattato da un post di Giuliano Radiciotti]
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  • ISLANDS OF GHANGE Νέο
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    internet
    CHI SIAMO
    VI PRESENTIAMO IL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CIRCOLARE I.o.C. JOREL I.o.C. "ISLANDS OF CHANGE" fa parte del Dipartimento di Economia Circolare Solidale della Fondazione Internazionale Extra Territoriale, Alta Parte (Senza Scopo di Lucro), APOTROPOS, che si impegna in questo Progetto in sintonia con la propria Mission statutaria ad alto scopo Umanitario. Un Dipartimento a tutela di tutti i Partecipanti aderenti alla Piattaforma informatica.

    CHE COS’È L’ECONOMIA CIRCOLARE DEL DONO?
    L’attività da noi svolta, si rivolge alla regola più antica dell’umanità, il Dono, creato e trasmesso alla pari tra esseri viventi. Un’azione di generosità creata da un essere umano all’altro, che con un gesto di solidarietà e ideali in comune, in sintonia con mente e cuore, può permettere il miglioramento della vita sociale ed economica di ognuno di noi, generando abbondanza per tutti i popoli di ogni paese del mondo. Parliamo di un Economia Circolare basata su dono (detta anche Economia Sacra), generata dal popolo per il popolo e ridistribuita tra un partecipante e l’altro, grazie a tecniche di ingegneria economica e calcoli matematici indiscutibili (di origine sumera), studiati e portati avanti da oltre 4000 anni, tra famiglie ebree, tribù e popoli dei villaggi di tutto il mondo, tra cui l’Africa, dove questo concetto viene tutt’oggi chiamato UBUNTU (Io sono perché noi siamo)!

    Caratteristiche della piattaforma

    TORNA AI TUTORIAL

    Nessun Lignaggio finalizzato all’avanzamento dei partecipanti, se non da una posizione specifica del viaggiatore. A vantaggio anche di chi non ha seguito.

    Nessun obbligo nel portare partecipanti, ma solo vantaggi per l’avanzamento più rapido del percorso.

    Sblocco di tutte le Isole, attraverso la funzione PROMIG (Progress Migration), che permette di far avanzare tutte le Isole, dando la priorità a quelle ferme da più tempo, per datazione/orario.

    Accesso su qualsiasi Isola, senza dover aspettare l’avanzamento da quella principale o precedente.

    Possibilità di sblocco delle posizioni, attraverso inviti diretti, effettuati da qualsiasi partecipande di quell’Isola.

    Chat di comunicazione per I presenti dell’Isola, in modo da avere dialoghi diretti e strategici tra i partecipanti.

    Avanzamento più rapido della posizione di EREDE, con la mezza Isola in sdoppiamento.

    Doppia conferma di uscita dale Isole, per impedire cancellazioni affrettate durante le fasi dei Doni.

    Doppio contatore dei benefici raggiunti attraverso i doni e i punti raggiunti durante i percorsi.

    Sostituzione automatica del partecipante cancellato, con slittamento per le posizioni ESPLORATORE e NAVIGATORE; e sostituzione degli EREDI, con gli Account ETHERNAL

    Cancellazione automatica del partecipante inattivo, dopo I tempi tecnici di permanenza su una determiata posizione di avanzamento.

    Support di sostegno e comunicazione in Multilingua.

    Server protetti da fonti di attacco comuni Informatici.
    CHI SIAMO VI PRESENTIAMO IL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CIRCOLARE I.o.C. JOREL I.o.C. "ISLANDS OF CHANGE" fa parte del Dipartimento di Economia Circolare Solidale della Fondazione Internazionale Extra Territoriale, Alta Parte (Senza Scopo di Lucro), APOTROPOS, che si impegna in questo Progetto in sintonia con la propria Mission statutaria ad alto scopo Umanitario. Un Dipartimento a tutela di tutti i Partecipanti aderenti alla Piattaforma informatica. CHE COS’È L’ECONOMIA CIRCOLARE DEL DONO? L’attività da noi svolta, si rivolge alla regola più antica dell’umanità, il Dono, creato e trasmesso alla pari tra esseri viventi. Un’azione di generosità creata da un essere umano all’altro, che con un gesto di solidarietà e ideali in comune, in sintonia con mente e cuore, può permettere il miglioramento della vita sociale ed economica di ognuno di noi, generando abbondanza per tutti i popoli di ogni paese del mondo. Parliamo di un Economia Circolare basata su dono (detta anche Economia Sacra), generata dal popolo per il popolo e ridistribuita tra un partecipante e l’altro, grazie a tecniche di ingegneria economica e calcoli matematici indiscutibili (di origine sumera), studiati e portati avanti da oltre 4000 anni, tra famiglie ebree, tribù e popoli dei villaggi di tutto il mondo, tra cui l’Africa, dove questo concetto viene tutt’oggi chiamato UBUNTU (Io sono perché noi siamo)! Caratteristiche della piattaforma TORNA AI TUTORIAL Nessun Lignaggio finalizzato all’avanzamento dei partecipanti, se non da una posizione specifica del viaggiatore. A vantaggio anche di chi non ha seguito. Nessun obbligo nel portare partecipanti, ma solo vantaggi per l’avanzamento più rapido del percorso. Sblocco di tutte le Isole, attraverso la funzione PROMIG (Progress Migration), che permette di far avanzare tutte le Isole, dando la priorità a quelle ferme da più tempo, per datazione/orario. Accesso su qualsiasi Isola, senza dover aspettare l’avanzamento da quella principale o precedente. Possibilità di sblocco delle posizioni, attraverso inviti diretti, effettuati da qualsiasi partecipande di quell’Isola. Chat di comunicazione per I presenti dell’Isola, in modo da avere dialoghi diretti e strategici tra i partecipanti. Avanzamento più rapido della posizione di EREDE, con la mezza Isola in sdoppiamento. Doppia conferma di uscita dale Isole, per impedire cancellazioni affrettate durante le fasi dei Doni. Doppio contatore dei benefici raggiunti attraverso i doni e i punti raggiunti durante i percorsi. Sostituzione automatica del partecipante cancellato, con slittamento per le posizioni ESPLORATORE e NAVIGATORE; e sostituzione degli EREDI, con gli Account ETHERNAL Cancellazione automatica del partecipante inattivo, dopo I tempi tecnici di permanenza su una determiata posizione di avanzamento. Support di sostegno e comunicazione in Multilingua. Server protetti da fonti di attacco comuni Informatici.
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  • https://youtu.be/rHmHqBHU-x

    Acquistare immobili con criptovalute a Dubai.

    Dubai: una città piena di opportunità.

    Una città tra i più alto tasso di crescita economica del mondo.

    Un mercato immobiliare in grande crescita.

    Una città dove innovazione, fiscalità e burocrazia ridotta al minimo e una sicurezza sociale tra le migliori al mondo.

    Un nuovo sistema di pagamento largamente accettato nel mercato immobiliare di Dubai.

    Un mercato quindi molto attrattivo e con un catasto tutto registrato in blockchain che significa un livello di certezza del diritto di proprietà(Freehold Property) unico al mondo.

    #dubai #mercato #immobiliare #bitcoin #criptovalute #sistema #pagamento #sicurezza #catasto #blockchain
    https://youtu.be/rHmHqBHU-x Acquistare immobili con criptovalute a Dubai. Dubai: una città piena di opportunità. Una città tra i più alto tasso di crescita economica del mondo. Un mercato immobiliare in grande crescita. Una città dove innovazione, fiscalità e burocrazia ridotta al minimo e una sicurezza sociale tra le migliori al mondo. Un nuovo sistema di pagamento largamente accettato nel mercato immobiliare di Dubai. Un mercato quindi molto attrattivo e con un catasto tutto registrato in blockchain che significa un livello di certezza del diritto di proprietà(Freehold Property) unico al mondo. #dubai #mercato #immobiliare #bitcoin #criptovalute #sistema #pagamento #sicurezza #catasto #blockchain
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  • https://btcita.substack.com/p/laumento-dellofferta-di-moneta-aumenta
    L'aumento dell'offerta di moneta aumenta anche la crescita economica?

    Tratto dalla serie Wire del Mises Institute
    https://btcita.substack.com/p/laumento-dellofferta-di-moneta-aumenta L'aumento dell'offerta di moneta aumenta anche la crescita economica? Tratto dalla serie Wire del Mises Institute
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  • L'Italia s'è desta? Non sembra proprio...

    Il problema sono gli italiani che vivono alla giornata ma soprattutto tutti i dipendenti statali, pubblici in generale ma anche quelli privati che, votando questa classe politica, avvalla gli effetti della loro palese incompetenza ed efficienza.

    I numeri parlano chiari, non c'è bisogno di contraddittorio ma di interventi e soluzioni concrete, che devono partire dal basso.

    E' notorio il fatto che l'italiano medio tende a lamentarsi e rigugiarsi in soluzioni quotidiane di sopravvivenza e prossimità.

    Continuare a mettere la testa sotto la sabbia come lo struzzo non è una soluzione ma l'aggravamento di una situazione che non è solo economica ma soprattutto sociale ed identitaria di un paese alla deriva.

    Ho esagerato? Spiegatemi perchè.

    #italia #industria #problema #soluzione #classe #politica #incompetenza #efficienza #avvallo #lamentarsi #economia #socialità #identità
    L'Italia s'è desta? Non sembra proprio... Il problema sono gli italiani che vivono alla giornata ma soprattutto tutti i dipendenti statali, pubblici in generale ma anche quelli privati che, votando questa classe politica, avvalla gli effetti della loro palese incompetenza ed efficienza. I numeri parlano chiari, non c'è bisogno di contraddittorio ma di interventi e soluzioni concrete, che devono partire dal basso. E' notorio il fatto che l'italiano medio tende a lamentarsi e rigugiarsi in soluzioni quotidiane di sopravvivenza e prossimità. Continuare a mettere la testa sotto la sabbia come lo struzzo non è una soluzione ma l'aggravamento di una situazione che non è solo economica ma soprattutto sociale ed identitaria di un paese alla deriva. Ho esagerato? Spiegatemi perchè. #italia #industria #problema #soluzione #classe #politica #incompetenza #efficienza #avvallo #lamentarsi #economia #socialità #identità
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  • Ho appena organizzato il mio nuovo corso online "Investire in Immobili a Dubai" che ti aiuta a cogliere occasioni uniche che esistono solo in quel mercato.
    Ma perché Dubai? Negli ultimi anni, i dati di crescita sono impressionanti:
    +73,7% di numero di investimenti dal 2020
    +65,6% di crescita del numero di investitori dal 2020
    +78% di milionari vivono a Dubai rispetto al 2013
    +15% crescita prevista del mercato nel 2024
    Per questo ho strutturato insieme ai miei partner, che hanno sede a Dubai, un corso ricco di informazioni utili e strategie concrete per iniziare ad investire minimizzando i rischi.
    Perché devi interessarti ora al mercato immobiliare di Dubai.
    Ecco 4 motivi (ma ce ne sarebbero altri...):
    1. Crescita economica e stabilità politica: Economia in rapida crescita e stabilità politica creano un mercato in cui la domanda di immobili continua a salire e gli immobili diventano un investimento affidabile.
    2. Esenzione dalle Imposte: A Dubai non ci sono imposte sul reddito, sulle plusvalenze o sulla proprietà, rendendo gli investimenti immobiliari ancora più redditizi.
    3. Alti Ritorni sugli Affitti: Gli immobili a Dubai offrono alcuni dei rendimenti da affitto più alti del mercato immobiliare globale, con percentuali fino a 10 volte più alte rispetto all'Italia
    4. Leggi Favorevoli agli Investimenti Esteri: Le leggi e regolamentazioni di Dubai sono progettate per facilitare gli investimenti esteri, con processi di acquisto semplificati e protezioni legali solide.
    ATTENZIONE: il corso sarà disponibile se arriveranno almeno 20 iscritti entro e non oltre il 5 giugno 2024.
    Da tenersi in località molto accogliente con piscina e possibilità di pernottamento
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    PRENOTAZIONI: vrre.Dubai@proton.me
    #Dubai #corso #investire #immobili
    Ho appena organizzato il mio nuovo corso online "Investire in Immobili a Dubai" che ti aiuta a cogliere occasioni uniche che esistono solo in quel mercato. Ma perché Dubai? Negli ultimi anni, i dati di crescita sono impressionanti: +73,7% di numero di investimenti dal 2020 +65,6% di crescita del numero di investitori dal 2020 +78% di milionari vivono a Dubai rispetto al 2013 +15% crescita prevista del mercato nel 2024 Per questo ho strutturato insieme ai miei partner, che hanno sede a Dubai, un corso ricco di informazioni utili e strategie concrete per iniziare ad investire minimizzando i rischi. Perché devi interessarti ora al mercato immobiliare di Dubai. Ecco 4 motivi (ma ce ne sarebbero altri...): 1. Crescita economica e stabilità politica: Economia in rapida crescita e stabilità politica creano un mercato in cui la domanda di immobili continua a salire e gli immobili diventano un investimento affidabile. 2. Esenzione dalle Imposte: A Dubai non ci sono imposte sul reddito, sulle plusvalenze o sulla proprietà, rendendo gli investimenti immobiliari ancora più redditizi. 3. Alti Ritorni sugli Affitti: Gli immobili a Dubai offrono alcuni dei rendimenti da affitto più alti del mercato immobiliare globale, con percentuali fino a 10 volte più alte rispetto all'Italia 4. Leggi Favorevoli agli Investimenti Esteri: Le leggi e regolamentazioni di Dubai sono progettate per facilitare gli investimenti esteri, con processi di acquisto semplificati e protezioni legali solide. ATTENZIONE: il corso sarà disponibile se arriveranno almeno 20 iscritti entro e non oltre il 5 giugno 2024. Da tenersi in località molto accogliente con piscina e possibilità di pernottamento Durata dalle ore 09:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:30 Prezzo irripetibile: 699€ + IVA (Sconto 30%) compreso pranzo + Accesso a 2 BONUS esclusivi: un Real Estate Advisor dedicato + 1 ora di Coaching gratuita. PRENOTAZIONI: vrre.Dubai@proton.me #Dubai #corso #investire #immobili
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  • Free TON offre una serie di vantaggi che la rendono una piattaforma blockchain attraente per vari utenti e settori. Ecco alcuni vantaggi chiave:
    Alte prestazioni: Free TON vanta un’elevata transazione, in grado di elaborare milioni di transazioni al secondo. Questo è notevolmente più alto dei sistemi di pagamento tradizionali come VISA e anche altre blockchain veloci.
    Scalabilità: la piattaforma è progettata per essere scalabile, garantendo di poter gestire un numero crescente di transazioni e utenti senza compromettere la velocità o la sicurezza.
    Sicurezza: Free TON è una piattaforma blockchain sicura, fondamentale per gestire dati sensibili e transazioni finanziarie.
    Commissioni di transazione basse: gli utenti possono effettuare transazioni per meno di 0,01 $ in commissioni, e le transazioni di cambio monete (swaps) costano meno di 0,05 $, rendendole economicamente efficienti.
    Decentramento: Free TON ha raggiunto un decentramento end-to-end, dove gli utenti possono interagire direttamente con la blockchain senza intermediari come Metamask.
    Guidata dalla comunità: la piattaforma è open source e guidata dalla comunità, con token distribuiti attraverso concorsi e partecipazione piuttosto che una vendita tradizionale o un ICO.
    Applicazioni diverse: l'architettura Free TON supporta una vasta gamma di servizi, dai sistemi governativi ai progetti finanziari e informatici, rendendola versatile e adattabile alle diverse esigenze.
    Ecosistema DAO: l'ecosistema appartiene a un'Organizzazione autonoma decentralizzata (DAO), che promuove una comunità collaborativa e autonoma.
    Questi benefici evidenziano il potenziale di Free TON di fungere da piattaforma globale per varie applicazioni, contribuendo alla sua crescente popolarità e adozione in diversi settori. Che tu sia uno sviluppatore, un investitore o semplicemente qualcuno interessato alla tecnologia blockchain, Free TON offre un ambiente robusto e dinamico da esplorare.
    https://t.me/TONFree_win_bot?start=147396
    Free TON offre una serie di vantaggi che la rendono una piattaforma blockchain attraente per vari utenti e settori. Ecco alcuni vantaggi chiave: Alte prestazioni: Free TON vanta un’elevata transazione, in grado di elaborare milioni di transazioni al secondo. Questo è notevolmente più alto dei sistemi di pagamento tradizionali come VISA e anche altre blockchain veloci. Scalabilità: la piattaforma è progettata per essere scalabile, garantendo di poter gestire un numero crescente di transazioni e utenti senza compromettere la velocità o la sicurezza. Sicurezza: Free TON è una piattaforma blockchain sicura, fondamentale per gestire dati sensibili e transazioni finanziarie. Commissioni di transazione basse: gli utenti possono effettuare transazioni per meno di 0,01 $ in commissioni, e le transazioni di cambio monete (swaps) costano meno di 0,05 $, rendendole economicamente efficienti. Decentramento: Free TON ha raggiunto un decentramento end-to-end, dove gli utenti possono interagire direttamente con la blockchain senza intermediari come Metamask. Guidata dalla comunità: la piattaforma è open source e guidata dalla comunità, con token distribuiti attraverso concorsi e partecipazione piuttosto che una vendita tradizionale o un ICO. Applicazioni diverse: l'architettura Free TON supporta una vasta gamma di servizi, dai sistemi governativi ai progetti finanziari e informatici, rendendola versatile e adattabile alle diverse esigenze. Ecosistema DAO: l'ecosistema appartiene a un'Organizzazione autonoma decentralizzata (DAO), che promuove una comunità collaborativa e autonoma. Questi benefici evidenziano il potenziale di Free TON di fungere da piattaforma globale per varie applicazioni, contribuendo alla sua crescente popolarità e adozione in diversi settori. Che tu sia uno sviluppatore, un investitore o semplicemente qualcuno interessato alla tecnologia blockchain, Free TON offre un ambiente robusto e dinamico da esplorare. https://t.me/TONFree_win_bot?start=147396
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  • Caos? Cosa è una novità.

    Ma secondo Voi è possibile fare delle agevolazioni utili al mercato per poi creare solo problemi?

    Eravamo la terza potenza economica mondiale, ora siamo il fanalino di coda e le prospettive non sono certo rosee.

    O mi sbaglio?

    #caos #superbonus #mercato
    Caos? Cosa è una novità. Ma secondo Voi è possibile fare delle agevolazioni utili al mercato per poi creare solo problemi? Eravamo la terza potenza economica mondiale, ora siamo il fanalino di coda e le prospettive non sono certo rosee. O mi sbaglio? #caos #superbonus #mercato
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