Oggi sono andato al supermercato per fare la spesa e non avevo i soldi (e con la scarpa tagliata quasi a metà perché mi sono rotto un piede, immaginate la scena).
Ho vissuto davvero un’esperienza particolare. Mi ero dimenticato di aver dato la mia carta a un collaboratore e in tasca avevo solo due 5 €.
Arrivato alla cassa, una signora prima di me aveva un carrello pieno di roba e si è formata la fila. Quando è arrivato il mio turno e il cassiere ha contato 14,75 euro, ho aperto il portafogli e ho sbattuto gli occhi come un pesce: dieci euro in tutto!

E che potevo dire!? Ho dovuto scusarmi tanto, sebbene non provassi alcuna vergogna della cosa. Solo un certo divertimento.
Ero dispiaciuto di aver fatto perdere tempo a delle persone, ma alla fine era una situazione nuova, buffa, tipica di Nicola insomma. Quello che mi ha colpito però è che il cassiere mi ha guardato come un morto di fame. Nei suoi occhi c’era un pesante giudizio, su di me e le mie "scarpe rotte". E la signora prima di me scuoteva la testa in segno di disapprovazione.
Ho voluto far finta, nel mio cuore, di essere povero e senza soldi, e con una famiglia che mi aspetta. E tutte quelle persone mi guardavano coi loro occhietti e mi giudicavano.
Mi sono poi ricordato che ho messo 50 euro nel cruscotto in macchina per tutti gli imprevisti, quando una vecchietta è sbucata dal fondo della fila con una 5 euro in mano: me li voleva regalare. Mi ha quasi fatto piangere. Se non fosse vietato di questi tempi l’avrei abbracciata.
Non aveva affatto un aspetto benestante, si vedeva che quei soldi per lei erano importanti, ma me li ha dati. Li ho presi e ho pagato mentre il cassiere sbuffava. Sono corso alla macchina, ho preso la 50 euro e l’ho regalata alla signora con mille inchini.
E così in un giorno ho perso e trovato la fede nel mondo. L’ho persa perché la gente fa schifo. L’ho ritrovata perché in mezzo allo schifo, ci sono persone che hanno bisogno che pure sono pronte a darti una mano.

-- Nicola Pesce Himself
Oggi sono andato al supermercato per fare la spesa e non avevo i soldi (e con la scarpa tagliata quasi a metà perché mi sono rotto un piede, immaginate la scena). Ho vissuto davvero un’esperienza particolare. Mi ero dimenticato di aver dato la mia carta a un collaboratore e in tasca avevo solo due 5 €. Arrivato alla cassa, una signora prima di me aveva un carrello pieno di roba e si è formata la fila. Quando è arrivato il mio turno e il cassiere ha contato 14,75 euro, ho aperto il portafogli e ho sbattuto gli occhi come un pesce: dieci euro in tutto! E che potevo dire!? Ho dovuto scusarmi tanto, sebbene non provassi alcuna vergogna della cosa. Solo un certo divertimento. Ero dispiaciuto di aver fatto perdere tempo a delle persone, ma alla fine era una situazione nuova, buffa, tipica di Nicola insomma. Quello che mi ha colpito però è che il cassiere mi ha guardato come un morto di fame. Nei suoi occhi c’era un pesante giudizio, su di me e le mie "scarpe rotte". E la signora prima di me scuoteva la testa in segno di disapprovazione. Ho voluto far finta, nel mio cuore, di essere povero e senza soldi, e con una famiglia che mi aspetta. E tutte quelle persone mi guardavano coi loro occhietti e mi giudicavano. Mi sono poi ricordato che ho messo 50 euro nel cruscotto in macchina per tutti gli imprevisti, quando una vecchietta è sbucata dal fondo della fila con una 5 euro in mano: me li voleva regalare. Mi ha quasi fatto piangere. Se non fosse vietato di questi tempi l’avrei abbracciata. Non aveva affatto un aspetto benestante, si vedeva che quei soldi per lei erano importanti, ma me li ha dati. Li ho presi e ho pagato mentre il cassiere sbuffava. Sono corso alla macchina, ho preso la 50 euro e l’ho regalata alla signora con mille inchini. E così in un giorno ho perso e trovato la fede nel mondo. L’ho persa perché la gente fa schifo. L’ho ritrovata perché in mezzo allo schifo, ci sono persone che hanno bisogno che pure sono pronte a darti una mano. -- Nicola Pesce Himself
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