• NO VENDITA NO AUTOCONSUMO SCOPRI IL NETWORK MARKETING RIVOLUZIONARIO!
    Il network marketing ha sempre suscitato opinioni contrastanti. Ma cosa succede quando si abbandonano i paradigmi tradizionali della vendita e dell’autoconsumo?
    Si apre un nuovo mondo di opportunità! Scopriamo assieme questo modello innovativo che sta cambiando le regole del gioco. Non esitare a contattarmi.
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  • Vuoi costruire un'entrata extra e crescente nel tempo?

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  • Domanda: come immagini il tuo futuro?

    Molti dicono che "sperano" di andare in pensione in un luogo caldo e "sperano" di avere abbastanza soldi per viaggiare. La maggior parte delle persone si aspetta che questo accada verso i 60 anni.

    Perché dovresti lavorare sodo, risparmiare, e poi "sperare" di avere la fortuna di andare in pensione quando hai 65 anni?

    Io vedo la pensione in modo diverso.
    Un piano diverso ?
    LIFEGROUP CHAT è il tuo piano A , che ti permette di sfuggire alla corsa dei topi finché sei abbastanza giovane per godertela.

    Credo sia possibile. E credo che per te sia possibile.
    Pensa al tuo futuro .... Perché è li che andrai a vivere e non ti basterà la tua pensione.

    Iscriviti in LIFE GROUP CHAT per arrivare in pensione senza pensarci.
    Considera la tua pensione il tuo "eventuale" piano B.
    Chissà se le nuove generazioni avranno la pensione... Di sicuro, i trentenni di ora dovranno lavorare fino ai 70 anni.
    Nel frattempo cerchiamo di diversificare i nostri investimenti per trarne il massimo .
    E non sottovalutare la potenza di LIFEGROUP CHAT.
    Condividi con i tuoi amici questo meraviglioso progetto
    Il tuo Passaparola è uno strumento potentissimo per far conoscere agli altri una realtà meravigliosa come questa.
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  • BENVENUTI AI NUOVI ISCRITTI.
    Se hai sentito parlare del CBD ma non hai ancora esplorato le sue potenzialità, o se sei già un utilizzatore e vuoi saperne di più, sei nel posto giusto.

    Che tu stia cercando di alleviare lo stress, migliorare il sonno o semplicemente scoprire nuovi modi per prenderti cura di te stesso in modo naturale, il CBD potrebbe essere la risposta che stai cercando!

    L' utilizzo della Cannabis da parte dell’uomo, che risale a millenni fa.

    Cos’è il CBD?
    Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei numerosi composti chimici che vengono naturalmente prodotti dalla pianta di canapa (Cannabis Sativa L.). A differenza del THC, che è il composto psicoattivo della cannabis, il CBD è privo di effetti psicoattivi, il che significa che non altera la percezione della realtà o lo stato di coscienza della persona che lo assume.

    Il CBD ha guadagnato grande popolarità nel mondo del benessere e della salute naturale grazie alle sue numerose proprietà benefiche. La ricerca scientifica ha riconosciuto da tempo le potenzialità terapeutiche del CBD per una vasta gamma di patologie, dalle più lievi fino al trattamento di malattie degenerative e dolore cronico.

    Breve storia del CBD
    Nonostante l’impiego secolare della Cannabis per le sue proprietà sia terapeutiche che psicoattive, la conoscenza della sua chimica è rimasta stranamente limitata fino a tempi molto recenti. A differenza di sostanze come la morfina e la cocaina, già isolate nel 1800, le nozioni scientifiche moderne sulla Cannabis invece , hanno cominciato a svilupparsi soltanto nel xx secolo e l’interesse diffuso verso l’utilizzo del CBD si è diffuso solo nell’ultimo decennio.

    Il CBD è stato isolato come composto distinto nel 1940 da Roger Adams, negli Stati Uniti. Oltre al CBD, Adams riuscì a isolare anche un altro cannabinoide chiamato CBN (cannabinolo) e a ipotizzare l’esistenza del composto psicoattivo THC (tetraidrocannabinolo).

    Purtroppo gli studi sulla Cannabis furono quasi totalmente trascurati a causa dei vincoli imposti dalle autorità governative. L’applicazione del Marihuana Tax Act negli USA imponeva pesanti restrizioni su tutti gli utilizzi della Cannabis e di fatto ha ostacolato la ricerca sul CBD per molte decadi e contribuito a diffondere fraintendimenti che equiparano il CBD agli effetti psicoattivi del THC.

    Nel 1963 il biologo e chimico israeliano Raphael Mechoulam isolò nuovamente il CBD e ne chiarì la struttura. Un anno dopo riuscì a identificare e purificare il THC.

    Mechoulam riuscì faticosamente a portare avanti le sue ricerche pionieristiche, sintetizzando molti altri composti della Cannabis e avviando indagini biologiche e cliniche. Purtroppo l’interesse delle istituzioni era minimo e, in assenza di sovvenzioni, per decenni non è stato svolto alcun lavoro clinico, anche quando gli studi cominciarono a dimostrare che il CBD poteva essere un potente farmaco antiepilettico.

    La grande svolta è avvenuta negli anni ’80 quando Mechoulam e suo il team fecero una scoperta rivoluzionaria: il corpo umano produce sostanze simili ai cannabinoidi, chiamate endocannabinoidi!

    cannabis scienza

    Nel 1988 scoprirono il recettore CB1 e nel 1993 il recettore CB2.

    In seguito alla scoperta del sistema endocannabinoide, i ricercatori di molti paesi nel mondo hanno cominciato a produrre un considerevole lavoro per approfondire l’interazione tra la molecola del CBD e i recettori cannabinoidi dell’organismo umano.

    Nel 1985, il Regno Unito ha approvato il primo farmaco a base di CBD, chiamato Sativex, prescritto per trattare la spasticità causata dalla sclerosi multipla.

    Nel 1992, Raphael Mechoulam e i suoi collaboratori identificarono l’arachidoniletanolamide, che fu chiamata anandamide, dal termine ananda che significa “stato di grazia” o anche “beatitudine eterna”, e definirono tale molecola come il primo composto endogeno che interagisce con il recettore CB1.

    Nel 1995, fu identificato il secondo endocannabinoide, il 2-arachidonilglicerolo, che è ancora più abbondante dell’anandamide nel cervello.

    Gli studi approfonditi degli ultimi decenni sono stati un passo significativo per legittimare l’uso del CBD nella medicina occidentale, aprendo la strada alla diffusione di terapie a base di cannabinoidi.
    L' OLIO DI CBD PURO E CERTIFICATO è una straordinaria soluzione naturale per il benessere senza effetti collaterali.
    Per avere ulteriori informazioni su quale olio decide di utilizzare e in quali dosaggi per la tua patologia e per il tuo benessere contattami in WhatsApp al 338 2922472.
    BENVENUTI AI NUOVI ISCRITTI. Se hai sentito parlare del CBD ma non hai ancora esplorato le sue potenzialità, o se sei già un utilizzatore e vuoi saperne di più, sei nel posto giusto. Che tu stia cercando di alleviare lo stress, migliorare il sonno o semplicemente scoprire nuovi modi per prenderti cura di te stesso in modo naturale, il CBD potrebbe essere la risposta che stai cercando! L' utilizzo della Cannabis da parte dell’uomo, che risale a millenni fa. Cos’è il CBD? Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei numerosi composti chimici che vengono naturalmente prodotti dalla pianta di canapa (Cannabis Sativa L.). A differenza del THC, che è il composto psicoattivo della cannabis, il CBD è privo di effetti psicoattivi, il che significa che non altera la percezione della realtà o lo stato di coscienza della persona che lo assume. Il CBD ha guadagnato grande popolarità nel mondo del benessere e della salute naturale grazie alle sue numerose proprietà benefiche. La ricerca scientifica ha riconosciuto da tempo le potenzialità terapeutiche del CBD per una vasta gamma di patologie, dalle più lievi fino al trattamento di malattie degenerative e dolore cronico. Breve storia del CBD Nonostante l’impiego secolare della Cannabis per le sue proprietà sia terapeutiche che psicoattive, la conoscenza della sua chimica è rimasta stranamente limitata fino a tempi molto recenti. A differenza di sostanze come la morfina e la cocaina, già isolate nel 1800, le nozioni scientifiche moderne sulla Cannabis invece , hanno cominciato a svilupparsi soltanto nel xx secolo e l’interesse diffuso verso l’utilizzo del CBD si è diffuso solo nell’ultimo decennio. Il CBD è stato isolato come composto distinto nel 1940 da Roger Adams, negli Stati Uniti. Oltre al CBD, Adams riuscì a isolare anche un altro cannabinoide chiamato CBN (cannabinolo) e a ipotizzare l’esistenza del composto psicoattivo THC (tetraidrocannabinolo). Purtroppo gli studi sulla Cannabis furono quasi totalmente trascurati a causa dei vincoli imposti dalle autorità governative. L’applicazione del Marihuana Tax Act negli USA imponeva pesanti restrizioni su tutti gli utilizzi della Cannabis e di fatto ha ostacolato la ricerca sul CBD per molte decadi e contribuito a diffondere fraintendimenti che equiparano il CBD agli effetti psicoattivi del THC. Nel 1963 il biologo e chimico israeliano Raphael Mechoulam isolò nuovamente il CBD e ne chiarì la struttura. Un anno dopo riuscì a identificare e purificare il THC. Mechoulam riuscì faticosamente a portare avanti le sue ricerche pionieristiche, sintetizzando molti altri composti della Cannabis e avviando indagini biologiche e cliniche. Purtroppo l’interesse delle istituzioni era minimo e, in assenza di sovvenzioni, per decenni non è stato svolto alcun lavoro clinico, anche quando gli studi cominciarono a dimostrare che il CBD poteva essere un potente farmaco antiepilettico. La grande svolta è avvenuta negli anni ’80 quando Mechoulam e suo il team fecero una scoperta rivoluzionaria: il corpo umano produce sostanze simili ai cannabinoidi, chiamate endocannabinoidi! cannabis scienza Nel 1988 scoprirono il recettore CB1 e nel 1993 il recettore CB2. In seguito alla scoperta del sistema endocannabinoide, i ricercatori di molti paesi nel mondo hanno cominciato a produrre un considerevole lavoro per approfondire l’interazione tra la molecola del CBD e i recettori cannabinoidi dell’organismo umano. Nel 1985, il Regno Unito ha approvato il primo farmaco a base di CBD, chiamato Sativex, prescritto per trattare la spasticità causata dalla sclerosi multipla. Nel 1992, Raphael Mechoulam e i suoi collaboratori identificarono l’arachidoniletanolamide, che fu chiamata anandamide, dal termine ananda che significa “stato di grazia” o anche “beatitudine eterna”, e definirono tale molecola come il primo composto endogeno che interagisce con il recettore CB1. Nel 1995, fu identificato il secondo endocannabinoide, il 2-arachidonilglicerolo, che è ancora più abbondante dell’anandamide nel cervello. Gli studi approfonditi degli ultimi decenni sono stati un passo significativo per legittimare l’uso del CBD nella medicina occidentale, aprendo la strada alla diffusione di terapie a base di cannabinoidi. L' OLIO DI CBD PURO E CERTIFICATO è una straordinaria soluzione naturale per il benessere senza effetti collaterali. Per avere ulteriori informazioni su quale olio decide di utilizzare e in quali dosaggi per la tua patologia e per il tuo benessere contattami in WhatsApp al 338 2922472.
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  • Un modo facile per far entrare persone?Basta trovare un accordo con una società grande tipo coop,365,Agip,beni giornalieri,beni primari.Non possiamo fare procacciatori o rappresentanti del pizzaiolo sotto casa .La pizza se e buona non mi serve lo sconto.Dai Alessandro.Chi cerca trova.
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  • COSA SONO LE CELLULE STAMINALI, E PERCHÉ SONO IMPORTANTI?

    Le cellule staminali possono svilupparsi in diversi tipi di cellule del corpo durante la prima vita e la crescita. I ricercatori studiano molti tipi diversi di cellule staminali. Esistono diverse categorie principali: le cellule staminali "pluripotenti" (cellule staminali embrionali e cellule staminali pluripotenti indotte) e le cellule staminali non embrionali o somatiche (comunemente chiamate cellule staminali "adulte"). Le cellule staminali pluripotenti hanno la capacità di differenziarsi in tutte le cellule del corpo adulto.

    Le cellule staminali adulte si trovano in un tessuto o un organo e possono differenziarsi per produrre i tipi cellulari specializzati di quel tessuto o organo. Durante tutta la vita dell'organismo, le popolazioni di cellule staminali adulte fungono da sistema di riparazione interno che genera sostituzioni di cellule che si perdono a causa di normale usura, lesioni o malattie. Le cellule staminali hanno capacità uniche di rinnovarsi e ricreare tessuti funzionali.

    Quando le cellule staminali smettono di replicare inizia l'invecchiamento corporeo e iniziamo a rompere a livello cellulare! L'attività sana delle cellule staminali favorisce la guarigione, il ripristino e il ringiovanimento Ma quando l'attività delle cellule staminali inizia a rompersi, iniziamo a sentirci devastati, diventiamo sensibili a tutti i tipi di malattia e malattie, e semplicemente non ci sentiamo più giovani o energici. I sistemi corporei iniziano a invecchiare e a rompersi e noi iniziamo a diventare vecchi e consumarci!

    La buona notizia è che possiamo controllare il processo di invecchiamento! Come?

    1. Un atteggiamento mentale sano e positivo che promuove felicità, pace e amore!

    2. Uno stile di vita sano che promuove una dieta ad alto contenuto nutritivo priva di cibi raffinati e trasformati. Include idratare il corpo in modo efficiente con acqua pulita e ottenere un'ampia aria fresca e sole ogni giorno! Esercizio fisico e attività sono fondamentali!

    3. Preghiera e meditazione

    4. Avere uno scopo nella vita!

    5. Appartenere ad una comunità di persone che si sostengono e si amano!

    6. Integrando con superfood e integratori naturali.

    7. Fotobiomodulazione con tecnologia Lifewave! Invecchiare non è inevitabile. X39 supporta l'attività sana delle cellule staminali, il ripristino e il ringiovanimento. Elevando naturalmente un peptide di rame prodotto dall'organismo, X39 aumenta la vitalità, la salute e il benessere generale. Torna indietro il tempo con X39!
    COSA SONO LE CELLULE STAMINALI, E PERCHÉ SONO IMPORTANTI? Le cellule staminali possono svilupparsi in diversi tipi di cellule del corpo durante la prima vita e la crescita. I ricercatori studiano molti tipi diversi di cellule staminali. Esistono diverse categorie principali: le cellule staminali "pluripotenti" (cellule staminali embrionali e cellule staminali pluripotenti indotte) e le cellule staminali non embrionali o somatiche (comunemente chiamate cellule staminali "adulte"). Le cellule staminali pluripotenti hanno la capacità di differenziarsi in tutte le cellule del corpo adulto. Le cellule staminali adulte si trovano in un tessuto o un organo e possono differenziarsi per produrre i tipi cellulari specializzati di quel tessuto o organo. Durante tutta la vita dell'organismo, le popolazioni di cellule staminali adulte fungono da sistema di riparazione interno che genera sostituzioni di cellule che si perdono a causa di normale usura, lesioni o malattie. Le cellule staminali hanno capacità uniche di rinnovarsi e ricreare tessuti funzionali. Quando le cellule staminali smettono di replicare inizia l'invecchiamento corporeo e iniziamo a rompere a livello cellulare! L'attività sana delle cellule staminali favorisce la guarigione, il ripristino e il ringiovanimento Ma quando l'attività delle cellule staminali inizia a rompersi, iniziamo a sentirci devastati, diventiamo sensibili a tutti i tipi di malattia e malattie, e semplicemente non ci sentiamo più giovani o energici. I sistemi corporei iniziano a invecchiare e a rompersi e noi iniziamo a diventare vecchi e consumarci! La buona notizia è che possiamo controllare il processo di invecchiamento! Come? 1. Un atteggiamento mentale sano e positivo che promuove felicità, pace e amore! 2. Uno stile di vita sano che promuove una dieta ad alto contenuto nutritivo priva di cibi raffinati e trasformati. Include idratare il corpo in modo efficiente con acqua pulita e ottenere un'ampia aria fresca e sole ogni giorno! Esercizio fisico e attività sono fondamentali! 3. Preghiera e meditazione 4. Avere uno scopo nella vita! 5. Appartenere ad una comunità di persone che si sostengono e si amano! 6. Integrando con superfood e integratori naturali. 7. Fotobiomodulazione con tecnologia Lifewave! Invecchiare non è inevitabile. X39 supporta l'attività sana delle cellule staminali, il ripristino e il ringiovanimento. Elevando naturalmente un peptide di rame prodotto dall'organismo, X39 aumenta la vitalità, la salute e il benessere generale. Torna indietro il tempo con X39!
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  • Der Geschmack Apuliens: Olivenöl aus Monopoli im 5-Liter-Kanister

    Wenn du die Aromen des Mittelmeers liebst , wird unser Olivenöl aus Monopoli, Apulien, deine Küche verzaubern . Hergestellt von einem kleinen Familienbetrieb , vereint es italienische Tradition, handwerkliche Sorgfalt und den authentischen Geschmack der südlichen Region Apuliens – direkt in deinem 5-Liter-Kanister .

    Handverlesen und Kaltgepresst – Die pure Essenz
    Unsere Oliven werden von Hand geerntet , um sicherzustellen, dass nur die besten Früchte für unser Olivenöl verwendet werden. Dieser liebevolle Umgang mit jeder Olive ist der Schlüssel zu unserer außergewöhnlichen Qualität . Mit Hydraulikpressen kaltgepresst , bewahrt unser Olivenöl all seine wertvollen Nährstoffe und Aromen – ein Zeichen von echtem, hochwertigem Olivenöl. Es ist mild, aromatisch und hat einen Geschmack, den man nicht vergisst .

    Perfekter Genuss – Einzigartiger Geschmack
    Unser Olivenöl ist reich an Charakter und verleiht deinen Gerichten einen einzigartigen, unverwechselbaren Geschmack. Es ist ideal für Salate , Pasta , Fleischgerichte oder einfach auf frischem Brot . Der 5-Liter-Kanister sorgt dafür, dass du stets genug von diesem flüssigen Gold zur Hand hast, um deine Küche mit der Essenz des Südens zu bereichern .

    Warum unser Olivenöl?
    Es ist mehr als nur ein Produkt – es ist das Ergebnis einer Tradition, die seit Generationen gepflegt wird. Mit jedem Tropfen unseres Olivenöls holst du dir den Geschmack Apuliens auf deinen Teller . Erlebe die mediterrane Leidenschaft und bringe das Aroma Italiens in deine Küche .

    #OlivenölGenuss #Apulien #Monopoli #ItalienischeKüche #MediterraneSpezialität #Kaltgepresst #Handverlesen #Familienbetrieb #ItalienischerGeschmack #5LiterGenuss #OlivenölLiebe #FlüssigesGold #GourmetOlivenöl #KochenMitLiebe #MediterranerGenuss
    Der Geschmack Apuliens: Olivenöl aus Monopoli im 5-Liter-Kanister ๐Ÿ‡ฎ๐Ÿ‡นโœจ Wenn du die Aromen des Mittelmeers liebst ๐ŸŒฟ, wird unser Olivenöl aus Monopoli, Apulien, deine Küche verzaubern ๐Ÿฝ๏ธ. Hergestellt von einem kleinen Familienbetrieb ๐Ÿ‘จ‍๐Ÿ‘ฉ‍๐Ÿ‘ง‍๐Ÿ‘ฆ, vereint es italienische Tradition, handwerkliche Sorgfalt und den authentischen Geschmack der südlichen Region Apuliens – direkt in deinem 5-Liter-Kanister ๐Ÿ›ข๏ธ. Handverlesen und Kaltgepresst – Die pure Essenz ๐Ÿซ’ Unsere Oliven werden von Hand geerntet โœ‹, um sicherzustellen, dass nur die besten Früchte für unser Olivenöl verwendet werden. Dieser liebevolle Umgang mit jeder Olive ist der Schlüssel zu unserer außergewöhnlichen Qualität ๐ŸŒฟ. Mit Hydraulikpressen kaltgepresst ๐Ÿงด, bewahrt unser Olivenöl all seine wertvollen Nährstoffe und Aromen – ein Zeichen von echtem, hochwertigem Olivenöl. Es ist mild, aromatisch und hat einen Geschmack, den man nicht vergisst ๐ŸŒŸ. Perfekter Genuss – Einzigartiger Geschmack ๐Ÿ Unser Olivenöl ist reich an Charakter und verleiht deinen Gerichten einen einzigartigen, unverwechselbaren Geschmack. Es ist ideal für Salate ๐Ÿฅ—, Pasta ๐Ÿ, Fleischgerichte ๐Ÿ– oder einfach auf frischem Brot ๐Ÿฅ–. Der 5-Liter-Kanister sorgt dafür, dass du stets genug von diesem flüssigen Gold ๐ŸŒŸ zur Hand hast, um deine Küche mit der Essenz des Südens zu bereichern ๐ŸŒž. Warum unser Olivenöl? ๐Ÿ‡ฎ๐Ÿ‡น Es ist mehr als nur ein Produkt – es ist das Ergebnis einer Tradition, die seit Generationen gepflegt wird. Mit jedem Tropfen unseres Olivenöls holst du dir den Geschmack Apuliens auf deinen Teller ๐Ÿฝ๏ธ. Erlebe die mediterrane Leidenschaft und bringe das Aroma Italiens in deine Küche ๐Ÿ’š. #OlivenölGenuss ๐Ÿซ’ #Apulien ๐Ÿ‡ฎ๐Ÿ‡น #Monopoli ๐ŸŒž #ItalienischeKüche ๐Ÿ #MediterraneSpezialität ๐ŸŒฟ #Kaltgepresst ๐Ÿงด #Handverlesen โœ‹ #Familienbetrieb ๐Ÿ‘จ‍๐Ÿ‘ฉ‍๐Ÿ‘ง‍๐Ÿ‘ฆ #ItalienischerGeschmack ๐Ÿ‡ฎ๐Ÿ‡น #5LiterGenuss ๐Ÿ›ข๏ธ #OlivenölLiebe ๐Ÿ’š #FlüssigesGold ๐ŸŒŸ #GourmetOlivenöl ๐Ÿฝ๏ธ #KochenMitLiebe โค๏ธ #MediterranerGenuss ๐Ÿฝ๏ธ
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  • Massimo Nabissi e i cannabinoidi in oncologia
    Il professor Massimo Nabissi, biologo e ricercatore presso l’Università di Camerino, è una figura di rilievo nel campo della ricerca pre-clinica e ha concentrato i suoi studi su oncologia, immunologia e infiammazione.
    Si dedica con particolare interesse ai fitocannabinoidi, i composti bioattivi estratti dalla Cannabis. Le sue ricerche, che includono CBD e il THC, si sono rivelate fondamentali per esplorare nuove frontiere terapeutiche, in particolare per quanto riguarda il trattamento dei tumori.

    Le prime ricerche
    Dopo aver lavorato per diversi anni nell’ambito della oncologia sperimentale, il professor Nabissi si è interessato allo studio della Cannabis grazie alla lettura di evidenze sperimentali in lavori scientifici e allo studio su un recettore la cui attività veniva regolata dal cannabidiolo.

    Nel 2010, Nabissi ha avviato le prime sperimentazioni con CBD e THC in cellule tumorali di glioblastoma e mieloma multiplo, che hanno evidenziato un ruolo anti-tumorale sia per il THC che per CBD. Inoltre, la combinazione con i chemioterapici utilizzati nella terapia standard per questi tumori, ha evidenziato come l’aggiunta di THC e CBD fosse in grado di aumentare l’effetto citotossico degli stessi chemioterapici e come l’aggiunta dei cannabinoidi potesse permettere di ottenere un effetto antitumorale maggiore, permettendo di ridurre le dosi dei chemioterapici. Questi dati hanno suggerito un effetto sinergico dei cannabinoidi con alcuni tipi di chemioterapici (ossia, l’effetto delle combinazioni è maggiore della somma delle singole molecole).

    Il potere dei cannabinoidi

    Massimo Nabissi ha proseguito la sua attività di ricerca studiando le interazioni di CBD e THC con altri cannabinoidi in diversi modelli sperimentali di tumore (glioblastoma, mieloma multiplo, pancreas, endometrio) e valutando i potenziali effetti sinergici dei cannabinoidi con altri fitoterapici o altre terapie palliative. Il suo lavoro è stato pubblicato nel 2015 sull’International Journal of Cancer, una prestigiosa rivista scientifica internazionale in ambito oncologico.

    I dati significativi ottenuti grazie al suo lavoro di ricerca pre-clinica hanno contribuito all’avvio della prima sperimentazione clinica in pazienti affetti da mieloma multiplo.

    Meccanismi d’azione
    Uno degli aspetti più interessanti delle ricerche di Nabissi riguarda i meccanismi molecolari con cui i fitocannabinoidi agiscono. Il CBD e il THC, sebbene condividano alcune caratteristiche, interagiscono con i recettori cellulari in modo diverso. Non si limitano infatti a legarsi ai classici recettori CB1 e CB2, ma coinvolgono una vasta gamma di recettori, come quelli vanilloidi (TRPV1-2-3-4) e PPAR-gamma. Questa complessità molecolare permette ai cannabinoidi di indurre la morte selettiva delle cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane, un obiettivo cruciale nelle terapie antitumorali.

    Il futuro della Cannabis Terapeutica
    Nonostante le potenzialità dimostrate dai fitocannabinoidi nei modelli pre-clinici, Nabissi sottolinea che la comunità scientifica è ancora lontana dall’utilizzare la Cannabis come terapia standardizzata contro i tumori. La mancanza di studi clinici su larga scala è uno dei principali ostacoli, ma vi sono molte speranze che le sperimentazioni avviate in altri paesi possano fornire dati solidi. Fino ad oggi, il professor Nabissi ha lavorato principalmente con composti purificati, ma è interessato a esplorare il potenziale degli estratti full spectrum, che potrebbero avere effetti più complessi e promettenti.

    L’Italia è attualmente uno dei pochi paesi in cui, tra mille difficoltà, si riesce a fare ricerca con derivati della Cannabis, ma è estremamente difficile reperire finanziamenti mirati. Per quanto riguarda il lavoro sul mieloma multiplo, la ricerca è stata presa come riferimento per il deposito di un brevetto sull’uso di derivati della Cannabis, depositato da due ditte farmaceutiche estere.

    ricerca cannabis oncologia

    Il benessere del paziente
    La Cannabis è oggetto di studio in molte terapie (oncologiche, infiammatorie croniche, neurodegenerative, ecc.) anche come farmaco in grado di migliorare il senso di benessere nel paziente. Secondo il professor Nabissi, questo obiettivo è un fondamentale risultato terapeutico, che non dovrebbe mai prescindere dalla terapia che il paziente sta seguendo. Le combinazioni farmacologiche dovrebbero agire nel ridurre, eliminare o rallentare il decoroso di una malattia, ma se la terapia farmacologica ha una tossicità tale da creare nel paziente un malessere aggiuntivo, si deve fortemente valutare l’aggiunta di altri trattamenti terapeutici mirati a ridurre il malessere del paziente e la terapia con Cannabis può fornire un grande valore aggiunto.

    L’opera del professor Massimo Nabissi rappresenta una delle voci più autorevoli nel panorama della ricerca sui cannabinoidi, che hanno dimostrato (in studi pre-clinici) di funzionare come anti-tumorali e migliorando la risposta biologica dei chemioterapici, quando utilizzati in combinazione con cannabinoidi.

    Non è corretto cercare di individuare nella Cannabis “la molecola che cura il cancro” in quanto purtroppo non è ancora possibile trovare un singolo trattamento in grado di sconfiggere il cancro, anche perché le patologie tumorali sono molto diverse fra loro e ogni tipo di tumore richiederebbe una terapia mirata.

    C’è ancora molta strada da fare per integrare pienamente la Cannabis Terapeutica nelle cure oncologiche tradizionali, ma il lavoro di Nabissi ha aperto nuove possibilità di trattamento. In futuro, si auspica che studi clinici su larga scala possano portare a un uso più diffuso e sicuro della Cannabis in oncologia.
    Massimo Nabissi e i cannabinoidi in oncologia Il professor Massimo Nabissi, biologo e ricercatore presso l’Università di Camerino, è una figura di rilievo nel campo della ricerca pre-clinica e ha concentrato i suoi studi su oncologia, immunologia e infiammazione. Si dedica con particolare interesse ai fitocannabinoidi, i composti bioattivi estratti dalla Cannabis. Le sue ricerche, che includono CBD e il THC, si sono rivelate fondamentali per esplorare nuove frontiere terapeutiche, in particolare per quanto riguarda il trattamento dei tumori. Le prime ricerche Dopo aver lavorato per diversi anni nell’ambito della oncologia sperimentale, il professor Nabissi si è interessato allo studio della Cannabis grazie alla lettura di evidenze sperimentali in lavori scientifici e allo studio su un recettore la cui attività veniva regolata dal cannabidiolo. Nel 2010, Nabissi ha avviato le prime sperimentazioni con CBD e THC in cellule tumorali di glioblastoma e mieloma multiplo, che hanno evidenziato un ruolo anti-tumorale sia per il THC che per CBD. Inoltre, la combinazione con i chemioterapici utilizzati nella terapia standard per questi tumori, ha evidenziato come l’aggiunta di THC e CBD fosse in grado di aumentare l’effetto citotossico degli stessi chemioterapici e come l’aggiunta dei cannabinoidi potesse permettere di ottenere un effetto antitumorale maggiore, permettendo di ridurre le dosi dei chemioterapici. Questi dati hanno suggerito un effetto sinergico dei cannabinoidi con alcuni tipi di chemioterapici (ossia, l’effetto delle combinazioni è maggiore della somma delle singole molecole). Il potere dei cannabinoidi Massimo Nabissi ha proseguito la sua attività di ricerca studiando le interazioni di CBD e THC con altri cannabinoidi in diversi modelli sperimentali di tumore (glioblastoma, mieloma multiplo, pancreas, endometrio) e valutando i potenziali effetti sinergici dei cannabinoidi con altri fitoterapici o altre terapie palliative. Il suo lavoro è stato pubblicato nel 2015 sull’International Journal of Cancer, una prestigiosa rivista scientifica internazionale in ambito oncologico. I dati significativi ottenuti grazie al suo lavoro di ricerca pre-clinica hanno contribuito all’avvio della prima sperimentazione clinica in pazienti affetti da mieloma multiplo. Meccanismi d’azione Uno degli aspetti più interessanti delle ricerche di Nabissi riguarda i meccanismi molecolari con cui i fitocannabinoidi agiscono. Il CBD e il THC, sebbene condividano alcune caratteristiche, interagiscono con i recettori cellulari in modo diverso. Non si limitano infatti a legarsi ai classici recettori CB1 e CB2, ma coinvolgono una vasta gamma di recettori, come quelli vanilloidi (TRPV1-2-3-4) e PPAR-gamma. Questa complessità molecolare permette ai cannabinoidi di indurre la morte selettiva delle cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane, un obiettivo cruciale nelle terapie antitumorali. Il futuro della Cannabis Terapeutica Nonostante le potenzialità dimostrate dai fitocannabinoidi nei modelli pre-clinici, Nabissi sottolinea che la comunità scientifica è ancora lontana dall’utilizzare la Cannabis come terapia standardizzata contro i tumori. La mancanza di studi clinici su larga scala è uno dei principali ostacoli, ma vi sono molte speranze che le sperimentazioni avviate in altri paesi possano fornire dati solidi. Fino ad oggi, il professor Nabissi ha lavorato principalmente con composti purificati, ma è interessato a esplorare il potenziale degli estratti full spectrum, che potrebbero avere effetti più complessi e promettenti. L’Italia è attualmente uno dei pochi paesi in cui, tra mille difficoltà, si riesce a fare ricerca con derivati della Cannabis, ma è estremamente difficile reperire finanziamenti mirati. Per quanto riguarda il lavoro sul mieloma multiplo, la ricerca è stata presa come riferimento per il deposito di un brevetto sull’uso di derivati della Cannabis, depositato da due ditte farmaceutiche estere. ricerca cannabis oncologia Il benessere del paziente La Cannabis è oggetto di studio in molte terapie (oncologiche, infiammatorie croniche, neurodegenerative, ecc.) anche come farmaco in grado di migliorare il senso di benessere nel paziente. Secondo il professor Nabissi, questo obiettivo è un fondamentale risultato terapeutico, che non dovrebbe mai prescindere dalla terapia che il paziente sta seguendo. Le combinazioni farmacologiche dovrebbero agire nel ridurre, eliminare o rallentare il decoroso di una malattia, ma se la terapia farmacologica ha una tossicità tale da creare nel paziente un malessere aggiuntivo, si deve fortemente valutare l’aggiunta di altri trattamenti terapeutici mirati a ridurre il malessere del paziente e la terapia con Cannabis può fornire un grande valore aggiunto. L’opera del professor Massimo Nabissi rappresenta una delle voci più autorevoli nel panorama della ricerca sui cannabinoidi, che hanno dimostrato (in studi pre-clinici) di funzionare come anti-tumorali e migliorando la risposta biologica dei chemioterapici, quando utilizzati in combinazione con cannabinoidi. Non è corretto cercare di individuare nella Cannabis “la molecola che cura il cancro” in quanto purtroppo non è ancora possibile trovare un singolo trattamento in grado di sconfiggere il cancro, anche perché le patologie tumorali sono molto diverse fra loro e ogni tipo di tumore richiederebbe una terapia mirata. C’è ancora molta strada da fare per integrare pienamente la Cannabis Terapeutica nelle cure oncologiche tradizionali, ma il lavoro di Nabissi ha aperto nuove possibilità di trattamento. In futuro, si auspica che studi clinici su larga scala possano portare a un uso più diffuso e sicuro della Cannabis in oncologia.
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